Nel suo messaggio il presidente Rossi ha ricordato come “in Trentino parlare di Europa debba significare innanzitutto ribadire la nostra fedeltà ad un sogno” e che “l'Euroregione dimostra come quel sogno sia sempre vivo, oltre le ferite prodotte dalla storia, oltre le emergenze, oltre le crisi economiche ed umanitarie, che dobbiamo affrontare con coraggio e spirito di responsabilità”.
L’assessore provinciale Carlo Daldoss, intervenuto in rappresentanza del presidente Rossi e della Giunta provinciale, ha espresso l’esigenza di dare maggiore peso all’Europa della Regioni, evitando i condizionamenti degli apparati burocratici. Daldoss ha poi indicato nella collaborazione transfrontaliera, cui l’Autonomia fornisce un importate contributo, una via preferenziale per superare i limiti dei confini nazionali.
Dopo aver ripercorso le principali tappe storiche della costruzione dell’unità europea, il giornalista Paolo Magagnotti ha marcato come nell'attuale incerta fase del processo di integrazione del Vecchio Continente, vi siano purtroppo molte responsabilità nei politici nazionali ed europei che si muovono come sonnambuli, che guardano ma non vedono.
Un forte messaggio a sostenere con maggiore informazione e motivazioni i giovani, è stato lanciato da Michaela Girschik, tedesca, docente al liceo linguistico Scholl di Trento.
Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco e dalla vicesindaca e assessore alla cultura di Caldes Antonio Maini e Mariapia Malanotti, mentre il Coro del Noce ed il pianista Tiziano Rossi hanno introdotto e concluso la cerimonia con canti e musica.