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Mercoledì, 5 giugno 2019

Trento, festa Arma Carabinieri: intervento del colonnello Volpi, dati attività e militari premiati

Trento - I carabinieri del Trentino hanno celebrato oggi, alla caserma Rocco Lazazzera, sede del Comando Provinciale di Trento, il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Presenti il comandante provinciale, Colonnello Luca Volpi (nella foto), i militari delle diverse compagnie trentine, il Procuratore Capo Sandro Raimondi, il presidente del tribunale, Guglielmo Avolio, il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, consiglieri provinciali, regionali e parlamentari.


carabinieri-colonello-volpi-trentoIL DISCORSO DEL COMANDANTE PROVINCIALE - "Autorità, gentili signore e signori, amici, è con vero piacere che anche quest’anno noi, Carabinieri del Trentino celebriamo insieme a voi il 205° Anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.


Un caloroso benvenuto ai rappresentanti della Magistratura, ai colleghi delle Forze Armate e di Polizia, alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ai rappresentanti della stampa, a quanti ci hanno aiutato ad organizzare questa cerimonia, in particolare la Provincia Autonoma di Trento e il suo Presidente Maurizio Fugatti.
Permettetemi un ringraziamento particolare ai cittadini del Trentino che oggi hanno voluto essere qui con noi per condividere questo momento di festa, ricordandoci ancora una volta, con la loro presenza, il fine ultimo e più importante di tutte le nostre attività: garantire loro il diritto di vivere in un contesto sicuro, ma che deve essere anche percepito come tale, per mantenere quell’elevato standard qualitativo che è proprio di questo territorio.
Oggi è consuetudine tracciare un bilancio dell’attività svolta negli ultimi 12 mesi.
Ormai è il terzo anno e sapete che non è mia abitudine fare un mero elenco di dati. Le cifre sono state già pubblicate oggi dalla stampa locale e spero possano contribuire a delineare un quadro sostanzialmente soddisfacente della situazione della sicurezza in Trentino. Questo per noi costituisce solo un punto di partenza e di analisi per indirizzare in maniera ancora più mirata ed efficace le risorse, al fine di contrastare le criticità che sono presenti sul territorio. Vorrei invece sottolineare alcuni aspetti per i quali ritengo importante, da tecnico, cercare di fornire una corretta chiave di lettura, nell’ottica di contribuire ad aumentare la cosiddetta “sicurezza percepita”, che non è un modo di dire ma un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini. Infatti, se non mi sento sicuro, aldilà dei dati oggettivi, ho sicuramente una limitazione alla mia libertà, o alle mie abitudini di vita. Per questo motivo noi Forze dell’Ordine, ma le Istituzioni in generale, prestiamo particolare attenzione a questo aspetto.
Desidero sottolineare il calo del numero dei delitti consumati in provincia che è di oltre il 10%: da 15784 a 14124 e per l’84,7% dei quali ha proceduto l’Arma dei Carabinieri.
Anche i furti, annoso problema, che peraltro mi sta particolarmente a cuore, sono lievemente scesi, aumentando nel contempo di circa il 3% quelli scoperti.
Il contrasto allo spaccio di stupefacenti rimane sempre una nostra priorità, che viene attuata colpendo sia quello al dettaglio, anche al fine di rendere più fruibili alcune aree della città, sia le organizzazioni e le fonti di approvvigionamento della droga, con articolate e complesse attività d’indagine come, per citare solo l’ultima, l’operazione “Postalmarket” di ieri della Compagnia di Cles.
Una tipologia di reato sulla quale vorrei spendere due parole è quella legata alla violenza di genere, particolarmente odiosa per la tipologia delle vittime verso le quali viene effettuata. Nell’ultimo anno, ma direi che è un trend ormai consolidato, sono aumentate le denunce da parte delle vittime che hanno portato a 141 proposte di ammonimento da parte del Questore e 64 denunce all’A.G. In più occasioni si è proceduto anche con l’arresto in flagranza. Vorrei sottolineare due aspetti che ritengo molto importanti: l’aumento del numero delle vittime che si rivolgono ai nostri comandi, anche tra le cittadine di cultura musulmana, e il fatto che spesso denunciano violenze che sono iniziate da molto tempo, anche anni. Questo ci dimostra la crescente fiducia in noi ma, più in generale nel “sistema giustizia”.
Un altro dato che vorrei portare alla vostra attenzione riguarda l’aumento delle truffe on-line. In questo settore c’è stata, da parte nostra una particolare attenzione, che ci ha permesso di ottenere buoni risultati con un aumento di oltre il 10% di quelle scoperte.
Ma a quanto detto sopra riguarda l’aspetto repressivo dei reati. Per aumentare la sicurezza dei cittadini bisogna assolutamente agire sul settore della prevenzione e dell’informazione partecipata. Nel primo l’impegno degli uomini e delle donne del Comando Provinciale di Trento è stato massimo, e non solo per far contento il loro comandante che li vuole fuori sulle strade il più possibile. I servizi di pattugliamento sono stati più di 36000 e le chiamate all’Arma dei Carabinieri tramite il 112 NUE sono state circa 45000.
A questi numeri si vanno ad aggiungere i servizi di carabiniere di quartiere, quelli del soccorso e assistenza sulle aree sciistiche, le scorte, le attività dei reparti speciali, ROS, NOE, NAS, cinofili e Nucleo Elicotteri.
Per quanto riguarda il secondo pilastro, e cioè l’informazione partecipata, nel corso dell’anno scolastico che si sta per concludere abbiamo tenuto 80 conferenze nelle scuole, incontrando quasi 7000 studenti. Una quindicina sono state le scolaresche cha hanno visitato le nostre Caserme. L’iniziativa ha contribuito a far conoscere da vicino le Istituzioni ai ragazzi, accrescendo il loro senso civico al fine di divenire cittadini attivi e protagonisti del nostro futuro. Oltre che con gli studenti ci siamo confrontati con associazioni di categorie professionali per approfondire problematiche specifiche dei loro settori. Abbiamo avuto anche numerosi incontri con anziani, soprattutto nei centri più piccoli, per spiegare loro, in maniera molto semplice e pratica, come potersi difendere dalle molteplici truffe che possono essere attuate nei loro confronti. Queste attività sono state molto apprezzate sia dalle varie comunità così come dalle amministrazioni locali.
Mi appresto a concludere il terzo anno in questa splendida terra che , forse con un briciolo di presunzione, credo di iniziare a conoscere più profondamente e questo ha rafforzato in me la convinzione che il modello organizzativo dell’Arma, basato sulla capillare distribuzione delle Stazioni sul territorio e sulla diuturna presenza dei carabinieri tra la gente è quello che, in definitiva, ci viene chiesto.
Vorrei concludere con un grazie sincero, e non di circostanza, a tutti i militari dell’Arma della provincia di Trento per quello che fate per le comunità che vi sono state affidate. La gente lo vede e lo apprezza moltissimo. Questo per noi è la ricompensa più importante, che ci ripaga dei tanti sacrifici, anche delle nostre famiglie, che la nostra professione ci impone.
Continuiamo quindi a lavorare tra la gente e per la gente, in silenzio, con umiltà, professionalità e fedeltà alle istituzioni repubblicane per essere degni di questi alamari che abbiamo scelto di portare.
Viva il Trentino, Viva l’Italia, Viva l’Arma dei Carabinieri".

Il comandante provinciale, colonnello Luca Volpi


LA FONDAZIONE - L’Arma dei Carabinieri nasce il 13 Luglio 1814 con le “Regie Patenti” del Re Vittorio Emanuele I che, nella riorganizzazione del Regno di Sardegna, decide di costituire un corpo di militari scelti “per buona condotta e saviezza” al fine di assicurare, la difesa dello Stato, la tutela della pubblica tranquillità e l’osservanza delle leggi.


Nel territorio nazionale la sua efficienza si esprime nei diversi settori d’intervento attraverso un modello operativo imperniato sulla “prossimità” e fondato sul ruolo delle oltre 5000 Stazioni, che rappresentano sicuri riferimenti per la collettività, a tutela della libertà e della convivenza civile. La loro missione e quella di garantire la prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di reato, assicurando la necessaria presenza sul territorio, promuovendo quella vicinanza a quella partecipazione alla vita della comunità che è significativamente racchiusa nell’espressione “Arma della gente”, oltre al prioritario il contrasto alla criminalità comune e organizzata, attraverso la disarticolazione dei sodalizi, la cattura dei latitanti e la sottrazione dei patrimoni illecitamente accumulati, e al terrorismo, il tutto nel quadro del vigente modello di coordinamento che vede come momento fondamentale i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduti dai signori Prefetti.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, che è sotto le dipendenze della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, è articolato su 6 Compagnie e ben 73 Stazioni Carabinieri e un posto fisso. L’organizzazione territoriale provinciale, significativamente fitto, dimostra il particolare legame di identità con il territorio e con le sue comunità, il più delle volte l’unico presidio di polizia. La capillarità del dispositivo dispiegato sul territorio è la più marcata evidenza della nostra prossimità ai cittadini, tant’è che sono stati perseguiti nell’anno trascorso il 84,7% dei reati complessivamente denunciati che sono diminuiti del 10% circa.


Carabinieri Trento - datiI DATI - Nell'ultimo anno l'Arma dei carabinieri di Trento ha perseguito 11.973 reati su un complessivo provinciale di 14.124, pari all'84,7% della delittuosità denunciata in provincia, dimostrando di essere sempre in prima linea e vicino ai cittadini. Da segnalare il calo del numero dei delitti totali consumati in provinciale di oltre il 10%. In totale i carabinieri del Trentino hanno arrestato 339 persone. Inoltre sono state denunciate 3.130 persone, il 67% italiani, il 28% extracomunitari e il 5% comunitari. Tra le attività sono stati coinvolti in iniziative 6.917 studenti, genitori e insegnanti, mentre sono state 15 le visite di scolaresche presso le caserme dell’arma con 300 studenti e insegnanti.


MILITARI PREMIATI E MOTIVAZIONI


App. Sc. Q.S. Enea PUNTEL
App. Sc. Q.S. Marco VALDAGNI


ENCOMIO SOLENNE come prima attestazione di merito concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione:


“ADDETTI A NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI COMPAGNIA DISTACCATA, EVIDENZIANDO ESEMPLARE ALTRUISMO ED ECCEZIONALE SENSO DI ABNEGAZIONE, NON ESITAVANO A IMMERGERSI NELLE ACQUE DI UN LAGO ARTIFICIALE PER SOCCORRERE UN UOMO CHE VI SI ERA TUFFATO CON PROPOSITI SUICIDI, RIUSCENDO A RAGGIUNGERLO E TRASPORTARLO A RIVA. ACCERTATA L’ASSENZA DI RESPIRO, PRATICAVANO RIPETUTE MANOVRE CARDIORESPIRATORIE IN ATTESA DELL’ARRIVO DEL PERSONALE SANITARIO. CHIARO ESEMPIO DI ELETTE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SENSO DEL DOVERE.
Bedollo (TN) – 24 maggio 2018


Mar Ca. Francesco CIANFICHI
App. Sc. Pasquale LAPENNA


ENCOMIO concesso dal Comandante della Legione CC “T.A.A.” con la seguente motivazione:


“MILITARI IN SERVIZIO DI VIGILANZA E SOCCORSO SULLE AREE SCIISTICHE ATTREZZATE, RICEVUTA COMUNICAZIONE CHE UN TURISTA ERA STATO COLPITO DA ARRESTO CARDIORESPIRATORIO. DANDO PROVA DI SPICCATA INIZIATIVA ED ELEVATA PROFESSIONALITÀ, RAGGIUNGEVANO IL MALCAPITATO E, IN ATTESA DELL’ARRIVO DEI SANITARI, EFFETTUAVANO APPROPRIATE MANOVRE DI RIANIMAZIONE, ANCHE CON L’AUSILIO DEL DEFIBRILLATORE, SCONGIURANDO IRREPARABILI CONSEGUENZE.
Folgaria 4 febbraio 2018


Lgt. Armando SERRA
Mar.Ord. Gaetano MARIALTO
Brig.Ca. Luigi BRIVIO
App.Sc. QS Giorgio CULACCIATI


ENCOMIO concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “T.A.A.” con la seguente motivazione:


“ADDETTI A NORM DI COMPAGNIA DISTACCATA, EVIDENZIANDO FERMA DETERMINAZIONE, GENEROSO SLANCIO E NON COMUNE SPIRITO DI SERVIZIO, NON ESITAVANO A SOCCORRERE UN UOMO CHE DOPO AVER SCAVALCATO IL PARAPETTO DI UN PONTE, MINACCIAVA DI LANCIARSI NEL VUOTO. L’INTERVENTO CONSENTIVA DI TRARRE IN SALVO IL MALCAPITATO, EVITANDO COSÌ PIÙ GRAVI CONSEGUENZE.
Cis (TN), 14 giugno 2018


LGT Gennaro ARPAIA
Mar. Ca. Michele DEL NEGRO
Mar. Ord. Ilaria POLLA
Brig. Ca. (ora in congedo) Eliseo COSSU
V.B. Marco PROIETTI


ENCOMIO concesso dal Comandante della Legione CC “T.A.A.” con la seguente motivazione:


“ADDETTI A NUCLEO INVESTIGATIVO DI COMANDO PROVINCIALE, DANDO PROVA DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ E RADICATO SENSO DEL DOVERE, FORNIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO AD UNA COMPLESSA ATTIVITÀ D’INDAGINE CHE CONSENTIVA DI DISARTICOLARE UN SODALIZIO CRIMINALE RESPONSABILE DI TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI 31 PERSONE ED IL SEQUESTRO DI OLTRE 3 KG DI DROGA.
Trentino A.A. e Lombardia, maggio 2016 – giugno 2017
Ten. Col. Giovanni CUCCURULLO


ELOGIO concesso dal Comandante dei Carabinieri MIADIT Somalia 10 con la seguente motivazione:


“UFFICIALE INQUADRATO NELLA MISSIONE ADDESTRATIVA ITALIANA MIADIT SOMALIA 10, SORRETTO DA ELEVATA ESPERIENZA E DA SPECCHIATE QUALITÀ MORALI, MILITARI E DI CARATTERE, OPERANDO CON STRAORDINARIA DEDIZIONE ED ELEVATA COMPETENZA IN DIFFICILI CONDIZIONI DI LAVORO E LIMITATE RISORSE, FORNIVA VALIDISSIMA GUIDA, COORDINAZIONE E GESTIONE DEGLI UFFICIALI SOMALI AFFIDATI ALLA SUA DOCENZA, PREPARANDOLI AL MEGLIO PER IL FUTURO DISIMPEGNO DEI LORO COMPITI ISTITUZIONALI IN PATRIA.
Gibuti (Somalia), 13 dicembre 2018


Lgt.CS Costantino TONINI
Lgt. Lino GIRARDI
Mar.Magg. Massimiliano GRECO
Mar.Ca. Fabio RUTIGLIANO
App.Sc. Emilio LUCCHETTA


ENCOMIO concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “T.A.A.” con la seguente motivazione:
“ADDETTI A NORM DI COMPAGNIA DISTACCATA UNITAMENTE A COMANDANTE DI STAZIONE DISTACCATA, DANDO PROVA DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ FORNIVANO DETERMINANTE CONTRIBUTO A COMPLESSA ATTIVITÀ DI INDAGINE CHE CONSENTIVA DI DISARTICOLARE UN SODALIZIO CRIMINALE DEDITO ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. L’OPERAZIONE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI 13 PERSONE ED IL SEQUESTRO DI DROGA E DENARO CONTANTE.
Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia – giugno 2017 – marzo 2018

Ultimo aggiornamento: 05/06/2019 14:49:32
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