Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-
Lunedì, 12 novembre 2018

Trentino Alto Adige: la Finanza scopre 131 lavoratori in nero e irregolari

Bolzano - La Guardia di Finanza scopre 131 lavoratori in nero e irregolari nel settore agricolo delle province di Trento e Bolzano.
Negli ultimi due mesi le Fiamme Gialle del Trentino Alto Adige hanno effettuato 100 controlli in aziende agricole impegnate nella vendemmia e nella raccolta delle mele. L’attività complessivamente svolta, che rientra in un piano d’interventi predisposto dal Comando Regionale, ha consentito di scoprire irregolarità in 39 aziende su 100 controllate.


Lavoro Nero Finanza Bolzano 1I CONTROLLI - Le aziende agricole visitate dalla Guardia di Finanza hanno presentato anomalie nel 39% dei casi mentre, a fronte di 630 lavoratori controllati, è stata riscontrata una percentuale d’irregolarità pari a circa il 21% della forza lavoro (un lavoratore non in regola ogni cinque impiegati).


Con riferimento al personale impiegato "in nero", la disciplina di settore prevede l’applicazione della cosiddetta "Maxisanzione", che, nei casi individuati, oscilla da un minimo di 1.500 a un massimo di 9mila euro per ciascun lavoratore irregolare.


L’attività ispettiva, condotta in stretto coordinamento con i due Servizi Ispettivi del Lavoro delle Province Autonome di Trento e Bolzano e, in una decina di casi, congiuntamente con funzionari dell’INPS, ha permesso di riscontrare un costo orario a carico dell’imprenditore variabile dai 7 ai 10 euro, nei casi di rapporti diretti tra impresa e lavoratore, e dagli 8 ai 12 euro nei casi di intervento di agenzie di intermediazione.


LA TARIFFA - Gli accertamenti condotti hanno consentito di scovare 5 intermediari abusivi (1 persona fisica e 4 società, 2 italiane e 2 romene), vale a dire soggetti che si occupano professionalmente di reperire manodopera per le imprese che ne hanno necessità ma che non sono iscritti all’Albo tenuto presso il Ministero del Lavoro.
Finanza Trentino Alto Adige


In particolare, la persona fisica scoperta, di nazionalità macedone e con precedenti specifici di abusiva intermediazione, ha “fornito” 4 braccianti a un’azienda agricola, che li ha impiegati “in nero”. L’intermediario si faceva corrispondere 12 euro per ogni ora di lavoro prestata da ciascun dipendente, una parte dei quali venivano trattenuti a titolo di “provvigione”. Per una delle due società abusive romene, invece, è stata acquisita la copia di un contratto d’intermediazione di manodopera, concluso con un agricoltore della bassa atesina, che indicava la tariffa da “riconoscere” per ogni lavoratore “intermediato”, pari a 0,30 euro l’ora. Per tutti questi soggetti è scattata la denuncia per intermediazione illecita di manodopera, reato punito con l’arresto fino a sei mesi e l’ammenda da 1.500 a 7.500 euro.


Durante le attività svolte nelle campagne dai Finanzieri, non sono mancati i casi di lavoratori che hanno tentato di sottrarsi ai controlli, dandosi alla fuga tra i vigneti o dileguandosi nei boschi adiacenti e fingendosi cercatori di funghi.


L’azione di contrasto svolta dalla Guardia di Finanza a tutela della legalità fiscale e contributiva assume un particolare rilievo non soltanto per via delle ingenti risorse che il “sommerso” sottrae al benessere della collettività ma anche per il fatto che questo genere di condotte illegali altera le regole del mercato e danneggia i cittadini e gli imprenditori onesti.


Con riguardo al comparto del lavoro, l’attività del Corpo è anche finalizzata a contrastare le più gravi forme di prevaricazione e sfruttamento in danno dei dipendenti, specie se costoro si trovano in condizioni di particolare debolezza o bisogno ovvero vengono impiegati in violazione delle regole in materia di sicurezza. A questo proposito, va ricordato come la mancata assunzione di un lavoratore, sebbene assicuri al dipendente “in nero” un immediato vantaggio economico, in realtà priva lo stesso di alcune forme di assistenza (in caso d’infortunio) ovvero del sostegno economico nell’ipotesi di licenziamento (indennità di disoccupazione).

Ultimo aggiornamento: 12/11/2018 12:28:25
POTREBBE INTERESSARTI
Primiero (Trento) - Festeggiata la neo centenaria Maria Comazzi.  L’Apsp San Giuseppe di Primiero si è raccolta...
Appalti settore smaltimento rifiuti: 14 indagati, coinvolto anche il Bresciano
ULTIME NOTIZIE
I risultati ai Campionati Assoluti Tatami Cadetti, Trofeo Italia Cadetti e Trofeo Italia Sperimentale
A Unimont saranno illustrati i dati raccolti da Arpa, interverrà Gian Battista Sangalli delle Comunità Montana
L'iniziativa in occasione delle riapertura priomaverile