Madonna di Campiglio - È arrivata all’ultimo respiro, ma proprio per questo la soddisfazione è doppia. Robert Antonioli sul traguardo di Madonna di Campiglio, nell’ultimo atto della tre giorni delle Finali della Coppa del Mondo di skialp, giunge sesto nella gara individual, ma si aggiudica la sua quarta sfera di cristallo, la terza consecutiva. Per il trentenne di Valfurva quella del 28 marzo è dunque una data da cerchiare in rosso, non solo perché lo incorona fra i più grandi skialper della storia, ma pure perché coincide con il compleanno della mamma Michela, alla quale l’alfiere del Centro Sportivo Esercito ha dedicato la sua quarta sfera di cristallo. Foto di Maurizio Torri e Thomas Lattuada.
E’ stata una giornata da incorniciare per l’Italia anche perché a trionfare, al termine dei 13,5 km con un dislivello di 1670 metri con tre salite e altrettante discese, tracciate sui versanti del Monte Spinale, è stato il piemontese Matteo Eydallin, che ha concluso con il tempo di 1h23’36”, precedendo di 52 secondi il trentino di Vermiglio Davide Magnini, mentre la sfida per il terzo gradino del podio si è risolta addirittura allo sprint con il valdostano Nadir Maguet, capace di precedere il valtellinese Michele Boscacci. Un poker tutto italiano, come era prevedibile, nella competizione individual.
A spezzare l’egemonia azzurra ci ha pensato il francese William Bon Mardion, che è di casa a Madonna di Campiglio, visto che ha vinto ben 4 volte la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ed in questa occasione è giunto quinto a 3’39” dal vincitore.
Sesto appunto Robert Antonioli, che nella gara trentina doveva soprattutto gestirsi per arrivare davanti al rivale della generale, il francese Thibault Anselmet. Prima dell’ultimo atto i due erano separati da due soli punti in classifica, ma il valtellinese non si è comunque risparmiato ed ha fatto la sua gara, mentre il transalpino è crollato giungendo solamente ventesimo.
La gara senior è vissuta sulla sfida fra Eydallin e Magnini, che hanno battagliato per gran parte del percorso, poi però il solandro ha perso tempo nei due cambi sul Monte Spinale e a valle, perdendo una trentina di secondi che poi sono risultati irrecuperabili. Così l’esperto skialper di Salice d’Ulzio è riuscito a tagliare il traguardo in solitaria, aggiudicandosi anche la coppetta di specialità, proprio davanti a Magnini.
Primo under 23, sullo stesso percorso, è risultato anche in questa occasione il bormino Andrea Prandi, che ha staccato notevolmente il tedesco David Sambale e il premanese Mirko Sanelli.
La sfida femminile, con uno sviluppo di 12 km e un dislivello di 1458 metri, è stata appannaggio dell’esperta francese Axelle Gachet Mollaret, che ha chiuso con il tempo di 1h33’23”, precedendo di soli 24 secondi la bellunese Alba De Silvestro, autrice di una prestazione di assoluto livello, quindi terza la svedese, ex orientista, Tove Alexandersson, quarta la friulana Mara Martini e quinta Giulia Murada.