Oggi - ha aggiunto Olivi, rivolgendosi agli operai - vi presento una nuova proprietà, un’azienda sana e robusta, attenta al rispetto del lavoro e dell’impegno delle persone, che ha presentato un piano industriale solido e credibile. Crediamo in loro perché hanno il lavoro al centro del loro progetto. Oggi non siete più soli: c’è un’altra azienda pronta ad affiancarvi con un progetto di sviluppo credibile, con tecnologie e competenze di alto livello”.
Una vicenda complessa, quella di Fucine Film Solutions, azienda che negli ultimi anni ha vissuto diversi cambi di proprietà. Nel maggio 2017 era passata dal fondo tedesco-svizzero Gramax ai cinque manager, anche dipendenti, che hanno avuto il grande merito di condurre l’azienda in una fase difficilissima, riuscendo ad aumentare da 22 a 25 milioni il fatturato e a migliorarne la marginalità, creando così i presupposti per l’acquisizione, il 26 febbraio scorso, da parte di un importante gruppo industriale: Eriplast Spa, azienda nata nel 1985 a Bassano del Grappa, specializzata nella produzione di film in polietilene complementare rispetto alle produzioni di Fucine Film Solutions, che in tal modo ha acquisito impianti e capacità tecniche che le consentono di completare la propria gamma di prodotti plastici arrivando anche sul mercato alimentare e, in prospettiva, sul mercato farmaceutico.
L’operazione di turnaround, resa possibile dall’intensa attività condotta da Trentino Sviluppo, prevedeva due step di ricapitalizzazione, entrambi portati a termine con successo, per un investimento complessivo di 3 milioni di euro, dei quali 1 milione e 430 mila euro versati da Trentino Sviluppo, che è entrata quindi nella compagine sociale, e 1 milione e 530 mila euro versati da Eriplast.
Nell’ambito dell’operazione la società pubblica di sistema ha anche acquisire la porzione di stabilimento non ancora di proprietà, per un valore di 2,1 milioni di euro.
Liberato dall’onere di dover investire sui “muri”, il partner industriale privato, Eriplast, si sta quindi concentrando sugli investimenti produttivi e tecnologici. Il piano di rilancio, che complessivamente ammonta a 6 milioni di euro, ha già visto l’acquisto di una linea di produzione di PET per consolidare il mercato alimentare, del valore di 2,5 milioni di euro.
L’assessore ha anche fatto riferimento all’area produttiva di Fucine: “Lavoreremo per qualificare quest’area e dotarla delle infrastrutture e fonti energetiche adeguate, così da trasformare Fucine in uno dei poli produttivi migliori in Trentino”
Dopo la visita in azienda, l’assessore provinciale allo sviluppo economico e al lavoro, Alessandro Olvi, ha incontrato presso il municipio di Ossana, i 4 sindaci della zona, che in passato si sono fatti parti attiva per trovare una prospettiva all’impianto di Fucine: Dennis Cova di Pellizzano; Luciano Dell’Eva di Ossana; Anna Panizza di Vermiglio; e Angelo Dalpez di Peio. Olivi ha ringraziato gli amministratori per il ruolo attivo svolto dai Comuni dell’Alta Val di Sole: acquisendo da Trentino Sviluppo l’immobile di Fucine denominato “ex Mabe”, per destinarlo ad attività pubblica e di protezione civile, hanno garantito alla holding pubblica una parte della liquidità necessaria per chiudere l’operazione.