Comprendendo anche l’industria di conferimento, il valore si attesta a: 0,382 €/kg.
Il dato risulta dunque in crescita rispetto alle ultime due annate agrarie paragonabili, quelle 2014/2015 e 2015/2016 quando il liquidato soci medio fu rispettivamente di 0,313 e 0,362 euro kg.
“Il bilancio di previsione è uno strumento efficace per la valutazione di quelli che saranno gli sviluppi futuri della stagione frutticola in corso che oggi, anche per una realtà come la nostra dove le incertezze sono molte, ha una affidabilità della stima decisamente buona. Nonostante il record produttivo, le vendite registrano sino ad ora un andamento regolare, ma i prezzi risentono di una offerta elevata soprattutto all’estero, dove le produzioni degli altri players europei creano una situazione di mercato abbastanza congestionata ” - Ha precisato Paolo Gerevini - “In particolare stiamo tenendo d’occhio la Polonia e altri Paesi dell’Est Europa, dove il raccolto eccezionale determina oggi una contrazione delle quote di export del nostro business. Si tratta di un quadro che non ci agevola e che rende le cifre del bilancio preventivo presentato oggi piuttosto ambiziose”.
Quindi una stagione non facile dal punto di vista commerciale, quella in corso. I consumi infatti sono in lieve ma continuo calo a fronte invece di un trend produttivo globale in aumento.
Per quanto riguarda la situazione dei costi per la campagna in corso, è emersa infine una sostanziale stabilità, soprattutto per quel che riguarda la lavorazione del prodotto e l'ammortamento degli investimenti; secondo le stime, 0,133 euro/kg indice della buona efficienza del sistema anche grazie alla quale si prevede dunque la possibilità di far fronte alle difficoltà e garantire un reddito il più soddisfacente possibile ai soci frutticoltori.