Breno - La Conviviale di ottobre del Panathlon Club di Vallecamonica ha avuto protagoniste due attività sportive ‘estreme’, le Ultra Trail Skirace e le Ultra Trail Marathons, con Graziana Pè e Oliviero Bosatelli relatori vivaci e brillanti delle loro esperienze. La serata è stata introdotta dal presidente Nezosi poi il socio Massimo Putelli ha presentato al Club i due nuovi soci, Roberto De Vescovi e Francesco Ferré. Giocondo Nezosi ha poi consegnato ai due nuovi soci del Club i simboli di appartenenza del Panathlon International congratulandosi per la loro scelta. I due nuovi soci, da parte loro, hanno ringraziato il Panathlon, entusiasti di iniziare questa nuova esperienza, portando il loro contributo. Entrambi sono attivi nel campo del baskin, attività sportiva che coinvolge ragazzi e adulti con disabilità che, affiancati da esperti atleti di basket, disputano partite in ambito regionale con la squadra degli ‘Strinati’, già ospiti di una precedente Conviviale. La prima relatrice della serata, Graziana Pè, ha portato immediatamente gli ascoltatori nel mondo delle Utra Trail Skirace, vere e proprie ‘avventure’ estreme sui ghiacci di tutto il mondo. Graziana Pè si è soffermata, in particolare, con filmati e fotografie, sulla Traversata del lago Baikal, il lago più profondo al mondo, una superficie di ghiaccio tra Siberia e Mongolia,. ‘Sono avventure vere e proprie: la traversata è di 420 km e si può farla in bici, con gli sci o trainando la pulka, tipica slitta della zona. Io ho preferito quest’ultima opzione. E’ necessario essere in gruppo per vari motivi: la superficie del lago è uniforme, buia, non hai punti di riferimento se non il GPS che certe volte però ti inganna. Queste ‘avventure’ necessitano della dovuta preparazione, fisica, ma soprattutto psicologica, di testa, perché le condizioni sono davvero estreme, si parla di -40°, dove è fondamentale come ti vesti, ogni cm del tuo corpo deve rimanere ben coperto, come ti alimenti (cioccolato, fichi, datteri, frutta secca, formaggi e salume), bisogna bere e mangiare spesso’. La relatrice ha poi proseguito dicendo che ‘mediamente si cammina per 10/12 ore, si cammina, non si corre perché correre significa sudare e il sudore ti gela sulla pelle. Nella mia traversata io ho percorso 240 km perché poi le condizioni erano davvero pericolose, tenuto conto che il secondo giorno ho camminato per 24 ore percorrendo circa 100 km’. I soci e gli ospiti hanno seguito con attenzione le parole della relatrice ed anche le immagini davvero belle che provenivano dal lago Baikal.