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Martedì, 15 ottobre 2019

Livigno, una grande prova “Multiatletica” delle Bormiadi

Livigno - Ecco le Bormiadi. La prova “Multiatletica” delle Bormiadi non ha portato nuovi record, ma sarà sicuramente ricordata come una delle più riuscite grazie all’organizzazione degli amici di Livigno, che hanno messo a disposizione la nuovissima pista di atletica e Plaza Placheda per una giornata intensa di sport e di allegria. Non che lo spettacolo sia mancato anzi, la finale dei 100 mt è stata come sempre “esplosiva” e anche la staffetta svedese, con la formula delle distanze differenziate, ha regalato emozioni al pubblico assiepato intorno al circuito di corsa. Il livello delle gare – ad ogni modo – è sempre piuttosto alto, grazie anche alla presenza di alcuni sportivi con alle spalle risultati più che discreti a livello agonistico.


Bormiadi 1Ma le Bormiadi nel Piccolo Tibet non si fermano allo sport: il sorriso di Andreas Cusini, un amico delle Bormiadi scomparso troppo presto, torna a rivivere in questa giornata con il trofeo istituito in sua memoria dai genitori e dagli amici Livignasc, che alla fine delle competizioni si ritrovano anche per un momento di preghiera comunitario.


E ora uno sguardo ai risultati. Nessuna novità nel peso, con Mattia Castellazzi (Balabiott) re indiscusso grazie alla sua pluriennale esperienza nel settore: per lui un 16,06 che gli consegna la vittoria.

Il salto in lungo è appannaggio del Contrabandeir Francesco Giacomelli, già detentore del nuovo record; quest’anno si ferma a 5,78, che gli vale comunque il primo posto. L’asta del salto in alto si ferma invece a quota 1,80; qui, oltre agli ormai affermati Fabiano Canclini dei Balabiott (vincitore di questa edizione) e Mirco Pedranzini degli Erpik, una bella novità è rappresentata da Simone Cecini dei Soci, terzo incomodo di belle speranze.


Vento nuovo anche in pista: Michele Del Pistoia (Contrabandeir) si impone nella finalissima dei 100 mt con 11,19 e a seguire tutti gli altri entro gli stessi 11 secondi, mentre nella staffetta svedese (200 mt, 600 mt e 800 mt a testa) solo gli Erpik riescono a rimanere al di sotto dei 5 minuti (per la precisione 4.57,77).


In campo femminile prova muscolare nel peso, con tutte le donne al di sopra degli 8 mt (prima assoluta Francesca Dei Cas delle Leina con 8,78) e leggero miglioramento anche nel lungo, dove vincono Las Maracas con Cinzia Bedogné (4,36) e soprattutto nel salto in alto, con la misura di 1,50 saltata dalla tonica Asia Antonioli (Li Lambreta). Nei 100 mt la mancanza di una forte atleta come Marika Mascherona si fa sentire e la finale è un po’ meno tirata dello scorso anno: nessuna scende sotto i 14” e si impone Benedetta Sosio (Bexis) con un onorevole 14,48. Parla Bexis anche la staffetta svedese, dove il quartetto vincente chiude con un totale di 6.17,02.


La classifica attuale vede in testa rispettivamente Erpik e Leina, ma le gare di questa settimana potrebbero stravolgere tutto con la prova di body building/strongman, la prima finale (torneo di calcio) e soprattutto con la Combinata (mountain bike + yankee run) e la Epic Rise del prossimo fine settimana a Isolaccia.

Ultimo aggiornamento: 15/10/2019 00:00:28
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