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Grande successo del Festival dello Sport a Trento

lunedì, 14 ottobre 2019

Trento – Conclusa la grande festa dello Sport a Trento. Un grande evento – articolato su tre giorni – che ha richiamato migliaia di persone, appassionati di sport e i campioni di oggi e di ieri.

Il Festival dello Sport, dopo la prima straordinaria edizione dello scorso anno, ha portato a Trento alcuni dei più straordinari fenomeni dello sport che hanno condiviso con il pubblico le loro storie. Il Festival conferma il suo successo. Migliaia di persone hanno seguito con passione ed entusiasmo i tantissimi eventi ospitati nelle sale e nelle piazze della città, documentati da centinaia di giornalisti accreditati.

Tutto - Calcio minuto per minuto - FDSTra gli eventi dell’ultimo giorno il racconto dei Sessant’anni di “Tutto il calcio minuto per minuto” (nella foto credit FDS).

Quando ancora non esistevano cellulari, televisioni, fax, computer la radio rappresentava l’unico mezzo attraverso il quale era possibile informarsi sull’andamento del campionato di calcio. La storica trasmissione della Rai ha unito diverse generazioni che la domenica non aspettavano altro di poter sentire le voci che arrivavano direttamente dai campi di gioco. La storia non è ancora finita, e “Tutto il calcio minuto per minuto” continua ad aver successo nonostante i tanti competitor esistenti, diversi protagonisti attuali e del passato sono stati ospiti questa mattina della seconda edizione del Festival dello Sport nella Sala Depero.

Il primo conduttore fu Roberto Bortoluzzi che per 27 anni guidò il tutto dallo studio, dopo di lui il testimone passò nelle mani di Massimo De Luca: “Non avevo neppure quarant’anni e mi trovai a dover sostituire un mito, fu una grande responsabilità e – allo stesso tempo – un importante motivo di orgoglio – ha spiegato il diretto interessato-. Cercai di seguire sempre la frase di Candido Cannavò, grandissimo direttore de “La Gazzetta dello Sport” secondo cui “i campi danno il ritmo, lo studio l’armonia” come in una sorta di orchestra. Non è sempre stato semplice e non sono mancati anche i litigi tra diversi colleghi ma come si suol dire è il bello della diretta”.

De Luca ha ricordato anche la figura di Nicolò Carosio: “Ha inventato il nostro mestiere, attraversando periodi storici molto complicati come il ventennio fascista. Lui non ha mai fatto la tessera di partito, si trovò a non poter più usare termini inglesi e fu quindi il primo a parlare di rete invece di “goal, traversone al posto di cross, angolo e non corner. Tutti neologismi che ora fanno parte del linguaggio comune”. De Luca lasciò per Filippo Corsini (in 60 anni si sono alternati solamente quattro conduttori dallo studio): “Devo quasi tutti a Massimo – ha evidenziato proprio Corsini – credo di aver vissuto ciò che ha attraversato lui sostituendo Bortoluzzi”.

Una delle voci più conosciute della trasmissione Rai è indubbiamente quella di Riccardo Cucchi: “Sono un nativo radiofonico e ho sempre sognato, sin da bambino, di poter svolgere questo mestiere. “Tutto il calcio minuto per minuto” è stata la mia colonna sonora domenicale così come lo è stata per milioni di italiani, mi sono innamorato del calcio e della radio praticamente nello stesso momento. Una delle mie più grandi soddisfazioni professionali l’ho vissuta proprio il giorno dell’ultima radiocronaca: era un Inter – Empoli e la Curva Nord di Milano, non proprio il settore più semplice, mi ha dedicato uno striscione di ringraziamento”.



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