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Mercoledì, 21 aprile 2021

Scuole superiori, le scelte del Trentino per il rientro nelle classi

Trento - “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di consentire il più possibile la didattica in presenza nelle scuole del Trentino e stiamo lavorando per riuscire a concludere l’anno scolastico, anche alle superiori, con tutti gli studenti in classe”.


Così l’assessore provinciale Mirko Bisesti, che oggi ha incontrato in videoconferenza, insieme a Roberto Ceccato, dirigente del Dipartimento istruzione della Provincia e alla sovrintendente scolastica Viviana Sbardella, i dirigenti scolatici delle scuole superiori del Trentino.


Bisesti ha chiarito che, come emerso dalla conferenza Stato – Regioni, il Governo intende ampliare, almeno al 60%, la presenza degli studenti nelle scuole delle zone a colorazione gialla. “Il nodo trasporti, ci consiglia di procedere con gradualità – ha spiegato l’assessore – e dunque partiremo, per evidenti ragioni di carattere didattico, con le prime classi, che da lunedì 26 aprile potranno rientrare al 100%.


La prossima settimana - ha aggiunto - si deciderà per le classi quinte e dell'ultimo anno della formazione professionale a partire dal 3 di maggio”. Per il momento gli altri studenti delle superiori resteranno in DAD al 50%.


I SINDACATI: BASTA PROCLAMI


“E’ mesi che sulla scuola assistiamo a proclami politici. Prima di parlare tutti dovrebbero preoccuparsi di agire creando le condizioni concrete per far funzionare la scuola in sicurezza. La scuola in presenza è un diritto ed è fondamentale per tutti gli studenti, in tutte le fasce d’età. Bisogna però essere realisti e non creare illusioni: se non si accelera sulle vaccinazioni del personale scolastico, non si scioglie il nodo del trasporto pubblico e non si fa tracciamento anche sfruttando la tecnologia dei tamponi salivari c’è un rischio altissimo che la scuola torni al 100% per richiudere nel giro di pochi giorni. E’ questo che va evitato”. E’ quanto ha ribadito oggi pomeriggio la segretaria della Flc del Trentino, Cinzia Mazzacca all’incontro con l’assessore Bisesti e i vertici del Dipartimento Istruzione sul ritorno al 100% della didattica in presenza anche per i ragazzi delle superiori.

“E’ ovvio che è l’obiettivo a cui tendiamo e che vorremmo realizzare subito, ma se non ci si organizza non è realizzabile così come la soluzione di portare in presenza solo le prime e le quinte classi non è priva di rischi”.


"Il primo nodo è quello delle vaccinazioni. FLC chiede che si acceleri sulle vaccinazioni di anziani e fragili e si riprogrammi subito la campagna per vaccinare chi lavora nelle aule scolastiche. Dai dati che ci sono stati forniti nell'incontro di oggi si evince che la percentuale del personale scolastico che risulta vaccinato è molto bassa rispetto al livello di sicurezza, che avrebbe dovuto essere il 70%. La FLC propone di consentire al personale la prenotazione delle vaccinazioni da subito con successiva programmazione delle stesse in coda alle priorità stabilite dal crono-programma. Occorrono inoltre quei provvedimenti che da mesi il sindacato propone alla Giunta, come l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza, con la richiesta di fornire a tutto il personale scolastico che lo richieda la mascherina FFP2 e l’attivazione di un'efficace azione di tracciamento con tamponi in via prioritaria per la scuola. Occorre poi potenziare i trasporti (che sono il luogo dove le persone che frequentano la scuola corrono i rischi maggiori di contagio) e consentire che le scuole possano auto organizzarsi circa gli orari di ingresso e d'uscita, la durata delle lezioni e quant'altro occorra per garantire il lavoro e le lezioni in sicurezza. L’amministrazione ha risposto che entro il mese di maggio si può arrivare a coprire la fascia di età over 60 ma non è possibile garantire la prenotazione in anticipo del personale docente perché occorre tener conto del numero di dosi di vaccino disponibili per settimana e consentire al personale della scuola di prenotare oggi per effettuare a metà maggio la vaccinazione è pericoloso perché non c’è alcuna certezza. E’ possibile solo prevedere che per la fascia 65-69 anni in una ventina di giorni potrà essere completata la vaccinazione e poi si potrà proseguire aprendo a tutte le categorie lavorative secondo delle priorità stabilite da un cronoprogramma deliberato dalla Provincia. L’amministrazione ritiene invece di aprire alla richiesta sindacale di fornire a tutto il personale scolastico che lo richieda la mascherina FFP2 e raccomandare a tutte le scuole il ricircolo dell’aria nei locali visto il diffondersi della variante inglese che risulta essere molto più contagiosa nei luoghi chiusi".

Ultimo aggiornamento: 21/04/2021 17:36:52
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