Inoltre il dottor Bordon ha annunciato che le ricette sono dematerializzate, quindi in questa fase il cittadino non deve recarsi dal medico di medicina generale e in una giornata sono stati soddisfatti 1100 cittadini con 790 ricette dematerializzate evase.
Sono poi intervenuti Michela Azzolini, in servizio all'ospedale di Rovereto e il dirigente, dottor Enrico Nava, che hanno tracciato il quadro sull'attività quaotidianamnegli ospedali e nella case di riposo. Una toccante testimonianza quella di Michela Azzolini, infermiera dell’unità operativa di medicina dell’ospedale di Rovereto, che ha raccontato dell’esperienza personale e dei suoi colleghi a contatto con i malati di covid-19. “La giornata comincia con la vestizione, poi c’è il contatto con i pazienti, che nel nostro caso non sono intubati, ma ventilati con maschera facciale e limitati nella relazione” ha detto. “Il nostro compito è farli sentire sicuri e accompagnarli nella solitudine, con la solidarietà che emerge nell’intraprofessionalità, lo stimolo che ci fa andare avanti”, ha voluto ricordare. E ancora: “Gli eroi sono i pazienti, per i quali tutto è nuovo, tutto muta e che hanno una chiara visione della situazione, una tenera coscienza che pur essendo loro i malati, capiscono il nostro senso del dovere e riconoscono la nostra professionalità”. “Questo ci dà forza – ha concluso – nonostante la paura che c’è nell’accompagnare i malati nella loro fase finale, con la nostra umanità e fragilità”.
Enrico Nava, direttore del settore dell’Integrazione socio-sanitaria dell’Apss, ha riferito della situazione delle Rsa, comunicando la guarigione di 45 persone. “Anche in Rsa si può guarire, grazie all’azione indefessa di medici, Oss e di tutti coloro che riescono a supportare le persone con una assistenza di qualità” ha detto. Quindi ha riferito i dati di alcune strutture sul territorio, che oggi hanno contato 5 decessi e 60 casi di contagio.
L'assessore provinciale alla Salute, Stefania Segnana, ha posto l'accento sugli incontri con l'Ordine degli Infermieri e Federfarma e la consegna dei Dpi alle associazioni ed ha ringraziato gli operatori, la Protezione Civile e Nu. Vol. A che stanno effettuando un grande servizio alla comunità.
NUOVI CONTAGI E DECESSI - Con i 18 decessi delle ultime 24 ore sono 147 le vittime di Covid-19 in Trentino e nell’ultima giornata la maggior parte dei decessi sono concentrati tra Arco, Pergine, Pinzolo, Tesero, Cavalese, Pellizzano e Trento. Attualmente le persone contagiate sono 1399 a domicilio, 219 presso la Rsa, 146 nelle case di cura, 353 ricoverati e 78 in Terapia intensiva. I guariti sono 172.
Tra i contagi si registrano 5 nuovi casi (340 complessivi) a Trento, 6 (65) a Rovereto, 5 (219) ad Arco, 1 (80) a Riva del Garda, 1 (17) a Cavedine, 1 (19) a Bleggio Superiore, 1 (65) a Cavalese, 2 (140) a Pergine), 1 (21 ) a Lavis, 2 (21) a Mezzocorona, 1 (36) Mezzolombardo, 2 (19) Predaia, 1 (7) a Carisolo e 1 (8) a Giustino.
“Il Trentino - ha concluso il presidente – si trova oltre la media nazionale per decessi e contagi: un dato di cui dobbiamo prendere atto e del quale abbiamo discusso oggi in videoconferenza con il gruppo consiliare delle minoranze, che ringrazio per il contributo dato, perché dobbiamo affrontare questa emergenza con uno spirito istituzionale unitario”.