Ecco il testo
"Gentile Assessore Dallapiccola, da qualche giorno a questa parte i media stanno ragguagliando la popolazione del Trentino in merito al risveglio e all’avvistamento di alcuni predatori come orsi, lupi e da ultimo la lince (questa individuata fra la Val di Ledro e Storo).
Se in un primo momento la concentrazione sembrerebbe riservata totalmente alle regole di convivenza e alle fotografie, le nostre preoccupazioni ricadono principalmente sull’essere umano e sulla sua incolumità, anche perché la nostra memoria rimane sempre cristallina.
Durante il suo periodo di assessorato alcune persone sono state aggredite violentemente dagli orsi (fra cui anche un residente di Pinzolo) e a nostro modestissimo avviso riteniamo che queste vittime siano rimaste senza alcuna forma di tutela: non solo al momento non esistono dei protocolli sanitari efficienti in riferimento agli attacchi dei predatori (come ad esempio all’aggressione dell’orso), ma ad oggi queste persone non hanno ancora ricevuto nessun’ indennizzo.
Senza dibattere sulla pericolosità di questi animali, vorremmo gentilmente chiederLe quale forma di tutela ha riservato la Provincia autonoma di Trento alle vittime: se da esempio una mamma con dei bambini si trova davanti ad un orso dimenticandosi di quanto siano perspicaci i cartelli della Provincia oppure davanti ad una lince scordandosi di quanto sia maestoso ritrarla in una fotografia, che cosa dovrà fare?
E se la situazione precipitasse in che modo potrà chiamare in causa le istituzioni locali affinché venga tutelata efficacemente? Disporre delle linee guida per chi subisse questo tipo di aggressioni è quanto mai necessario nonché corretto nei confronti di tutti i cittadini".