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Trentino: news Consiglio delle autonomie locali

mercoledì, 17 maggio 2017

Quando:
25 maggio 2017@16:55–17:55 Europe/Rome Fuso orario
2017-05-25T16:55:00+02:00
2017-05-25T17:55:00+02:00

Assegnazione spazi finanziari per l’anno 2017

Il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole alla proposta di delibera della Giunta provinciale relativa all’assegnazione ai Comuni della Provincia autonoma di Trento di spazi finanziari per l’anno 2017 al fine di favorire gli investimenti, da realizzare attraverso l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti (Legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, comma 502). Lo spazio assegnato, in virtù della norma provinciale, è di 70 milioni per il 2017 e 50 per gli anni dal 2018 al 2030. Le richieste dei Comuni giunte in Provincia sono 156 per 224 interventi. Nello specifico 22 Comuni non hanno fatto richiesta: 28 Comuni hanno fatto richieste fino a 350mila euro e 46 Comuni superiore a 350mila euro. La maggior parte dei 70 milioni riguarda interventi per la viabilità (20milioni) acquedotti e fognature (13milioni) e per il patrimonio comunale (13milioni). La delibera prevede una tabella completa degli spazi finanziari assegnati ai singoli Comuni. La cifra maggiore è destinata al Comune di Rovereto con 5milioni e 420mila euro. Ai Comuni è garantita l’assegnazione di spazi finanziari fino alla concorrenza dell’avanzo disponibile e comunque nel limite di 350.000 euro (500.000 euro per i Comuni istituiti a seguito di fusioni che abbiano interessato fino a 3 Comuni, o 700.000 euro se i Comuni che si sono fusi sono più di 3). “Sono risorse – ha precisato il Presidente del Cal Paride Gianmoena – che permettono ai municipi di avviare opere che altrimenti sarebbe stato difficile realizzare. Sono sicuro che vedremo cantieri già in autunno. I Comuni stanno già lavorando intensamente”. “Le opere dovranno essere appaltate entro fine anno come termine ultimo”: ha precisato l’Assessore agli Enti locali della Pat Carlo Daldoss, ma entro il 30 settembre 2017 la Provincia effettuerà un monitoraggio sull’effettivo utilizzo delle risorse: gli eventuali spazi finanziari inutilizzati saranno riacquisiti dalla Provincia. Gli enti che non utilizzeranno totalmente gli spazi finanziari concessi non potranno beneficiare degli eventuali spazi finanziari nell’esercizio 2018.

Nuovo Comune di Sèn Jan di Fassa – Comun de Sèn Jan

Il Cal ha votato all’unanimità la sospensione del punto sulla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Art. 9 bis della L.P. 16 giugno 2006, n. 3 – Adempimenti conseguenti agli esiti del referendum consultivo del 20 novembre 2016 per la costituzione del nuovo Comune di Sèn Jan di Fassa – Comun de Sèn Jan”. Lo ha fatto al termine di una lunga e articolata discussione.
In apertura il Presidente del Cal Paride Gianmoena ha ripercorso brevemente il processo delle gestioni associate e della definizione degli ambiti approvati due anni fa. Ieri, ha detto Gianmoena “ho incontrato i Sindaci della Valle di Fassa. I primi cittadini chiedono di mantenere i due ambiti indicati nella delibera del 2015 al netto del Comune di Sèn Jan”.
La delibera, illustrata dall’Assessore agli Enti Locali Carlo Daldoss, prevede che il nuovo Comune di Sèn Jan di Fassa – Comun de Sèn sia esonerato dall’obbligo di gestione associata e che i due Comuni di Pozza e Vigo, che formano adesso il Comune unico di sen Jan, vengano tolti dai rispettivi ambiti associativi. Vengono ridefiniti anche gli ambiti della Val di Fassa che ora risulta composta da un unico ambito con i Comuni di Moena, Soraga, Canazei, Campitello di Fassa e Mazzin.
“La richiesta dei Sindaci della Val di Fassa – ha detto Ivo Bernard, Sindaco di Campitello di Fassa – è quella di mantenere due ambiti distinti: uno con Canazei, Campitello e Mazzin, il secondo con Moena e Soraga. Per Daldoss però due ambiti rispettosamente di 3200 abitanti e di 3400 non rispettano quegli obiettivi che ci si era posti con la riforma.
Alla discussione è intervenuto anche il Consigliere provinciale ladino della Ual Giuseppe Detomas che ha rimarcato la necessità di non rifarsi a criteri generali quando si parla di minoranze linguistiche. “La Regione ha competenza esclusiva – ha detto – e la norma, riferita agli ambiti, fa salva l’unicità della val di Fassa e deve essere applicata”. Tra gli interventi anche quello di Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento: “Emerge una dimensione politica nuova – ha detto – e sono in difficoltà. Siamo di fronte a una decisione che comporta uno sforzo enorme che non possiamo risolvere ora. Certo – ha aggiunto – che l’intesa ottenuta solo su base giuridica non sarà una buona intesa visto che i Sindaci della val di Fassa insistono per i due ambiti”. La proposta della Pat, ha risposto Daldoss, si basa solo su aspetti e obiettivi finanziari così come detta lo Statuto all’articolo79 con le competenze sugli obiettivi di equilibrio di finanza pubblica della Provincia. Ivo Bernard ha annunciato il suo parere negativo ribadendo la posizione dei Sindaci. La necessità di una sospensione e’ arrivata anche da Stefano Bisoffi e Alessandro Betta

Revisione disciplina rilasci DMV dalle Grandi concessioni idroelettriche

Parere positivo del Cal alla proposta percorso di revisione disciplina rilasci DMV (deflusso minimo vitale) dalle Grandi concessioni idroelettriche HDE (Hydro Dolomiti Energia).
“Il parere favorevole – ha detto il presidente Gianmoena – arriva dopo un confronto approfondito allargato, anche, ad alcuni sindaci coinvolti su questo tema. Il parere – ha aggiunto ancora Gianmoena – sottolinea la validità del percorso politico illustrato nella seduta del 12 aprile dall’Assessore Provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi”. La proposta punta alla ricerca del delicato equilibrio tra l’obiettivo di qualità delle acque trentine e quello di valorizzare al meglio la capacità produttiva connessa all’utilizzo della risorsa idrica.



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