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Sostenibilità a tutto tondo, la parola d’ordine del Trentino

giovedì, 12 aprile 2018

Quando:
23 aprile 2018@19:05–20:05 Europe/Rome Fuso orario
2018-04-23T19:05:00+02:00
2018-04-23T20:05:00+02:00

A Mori, ieri sera, un incontro con l’assessore Mauro Gilmozzi, il sindaco Stefano Barozzi e la popolazione per illustrare tutte le opportunità attivate dall’assessorato alle infrastrutture e all’ambiente, dall’UMSE-Coordinamento nel settore dell’Energia e dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’Ambiente-APPA per consolidare la strada della sostenibilità a 360° intrapresa dal Trentino, ormai da qualche anno. “Siamo in movimento sul territorio – ha detto l’assessore Gilmozzi – per contestualizzare ciò che stiamo facendo per un tema importante come il piano qualità dell’aria, che è un obiettivo dell’amministrazione provinciale e anche di quelle locali. Il tema della qualità dell’aria è una delle grandi sfide che ha a che fare con la qualità della vita, con i cambiamenti climatici che sono uno dei fattori che condizioneranno di più la nostra vita”.
Presenti all’incontro anche l’assessore comunale all’ambiente Roberto Caliari, Paolo Simonetti dell’UMSE e Laura Pretto dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, per rispondere anche alle numerose domande del pubblico.  

“Parlare di aria – ha sottolineato l’assessore Mauro Gilmozzi nell’intervento iniziale – vuol dire parlare dei nostri comportamenti, dei nostri stili di vita. Una questione è quella dell’abitare, il modo con il quale usiamo l’energia per vivere, per abitare, anche sui posti di lavoro, e l’altro tema è quello della mobilità. Nel caso dell’abitare bisogna dire che qualcosa di strutturale è avvenuto nel tempo, la metanizzazione, per esempio, il gas che inquina meno ma è sempre una fonte fossile, limitata per natura. In Trentino stiamo cercando di capire come creare una nuova riserva di energia dalle fonti rinnovabili. Idroelettrico, fotovoltaico, biomassa, eolico, geotermico, in parte già ci appartengono ma stiamo cercando di mappare il Trentino per vedere dove e come queste rinnovabili possono essere sfruttate sul nostro territorio. A livello europeo è stato definito attraverso la direttiva Burden Sharing, costituita dal rapporto fra energia consumata ed energia rinnovabile prodotta sul territorio. L’obiettivo assegnato al Trentino al 2020 è del 35% e grazie all’idroelettrico, ma non solo, siamo già intorno al 43%.  Abbiamo messo a disposizione incentivi provinciali e lavorato sull’efficientamento dei condomini proprio per accelerare il processo di miglioramento dei consumi energetici. Sulle abitazioni singole ci sono già i risultati, sui condomini l’iter è un po’ più complesso. Abbiamo 15.000 edifici in Trentino che hanno un alto consumo energetico e che possono essere rammodernati ed efficientati a costi contenuti grazie alle agevolazioni messe in campo, cumulabili con quelle statali”.

Molto importanti anche le misure per quanto concerne la tutela della qualità dell’aria. “Nel tema della mobilità – ha detto ancora Gilmozzi – possiamo dire che la sfida vera del nostro secolo è la ferrovia. Dobbiamo pensare al mondo dei prossimi 30/40 anni e non ragionare come nel secolo scorso. La prima sfida è quella di riuscire a ridurre il bisogno di usare la macchina, cambiare il nostro modo di muoverci. Più mezzi pubblici, più bicicletta, più car sharing, più carpooling: non c’è dubbio che abbiamo il dovere di puntare su questo tipo di mobilità. Non c’è solo l’elettrico, il piano della mobilità elettrica è uno degli elementi forti ma ci sono anche le frontiere del biogas, del biometano”.



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