Sarà la piece teatrale Mato de Guera, curata dalla Compagnia Omonero di Treviso, ad aprire venerdì al Forte di Cadine (ore 21.00) il ricco weekend di Sentinelle di Pietra, che propone una tre giorni in vari Forti del Trentino all’insegna della cultura e della storia, con un cartellone che spazia dallo spettacolo alla riflessione, dai canti di guerra alle escursioni guidate.
Venerdì 20 luglio lo sbarramento stradale austroungarico Forte di Cadine diventerà il palcoscenico suggestivo e dal grande impatto emotivo per Mato de Guera, spettacolo della memoria, pluripremiato e con decine di repliche alle spalle, che rievoca la storia del conflitto attraverso le testimonianze di un reduce del fronte. Alla vista delle atrocità della guerra, a causa delle condizioni disumane e delle ristrettezze della vita al fronte, furono numerosi i soldati che subirono scompensi psichici, diventando spesso per questo dei veri e propri emarginati una volta che, alla fine del conflitto, rientrarono nella società civile.
Il testo di Gian Domenico Mazzocato, commovente e intenso, racconta proprio di quanto la durezza della Grande guerra abbia segnato la mente del soldato Ugo Vardanega, “carne da macello” mandata allo sbaraglio a combattere sul Monte Grappa e sopravvissuto a quelle carneficine. Ritornato a casa a guerra finita diventa agli occhi della comunità un “pazzarello” che entra ed esce continuamente dal manicomio. Ma questa supposta pazzia, anziché isolarlo completamente dal mondo, gli permette di parlare apertis verbis dell’orrore veduto e vissuto in quei lunghi giorni in trincea, con uno sguardo duro e disincantato sulla retorica della guerra. L’attore trevigiano Gigi Mardegan, tra i migliori interpreti della scuola veneta, si cala con grande intensità nella parte del soldato Vardegan e trasmette alla platea un ritratto autentico e senza filtri, raccontando una visione della guerra che è nel contempo intima e collettiva. Mato de Guera è uno spettacolo curato dalla Compagnia Omonero.
Costruito nel 1860 e completamente restaurato nel 2006, Forte di Cadine era lo sbarramento a difesa delle vie che dal Trentino occidentale conducevano a Trento e per lo è stato fino ad anni recenti, fino a che la nuova galleria ha deviato il tracciato della statale e liberato il Forte dal traffico. Nel 1915 venne disarmato e le artiglierie furono posizionate nelle vicinanze. Finita la Grande Guerra, dal 1918 al 1945 divenne polveriera dell’Esercito italiano, con un periodo di occupazione tedesca nel corso della Seconda guerra mondiale. Nel 2006 l’importante intervento di recupero e restauro realizzato dalla Provincia autonoma di Trento ha restituito alla comunità questa importante vestigia bellica. È di quest’anno l’ottenimento dell’European Heritage Label, marchio concesso ai siti che celebrano gli ideali, i valori e la storia dell’integrazione europea.
Sentinelle di Pietra, giunta alla quarta edizione, è un’iniziativa promossa dal Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro servizi Santa Chiara e dalla Fondazione museo storico del Trentino e coinvolge 19 fortificazioni distribuite sull’intero territorio provinciale con eventi culturali, momenti di riflessioni, rappresentazioni musicali, teatrali ed artistiche in un cartellone molto ricco che si concluderà domenica 16 settembre a Forte Garda.
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