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ICEF: si cambia la disciplina relativa al calcolo dell’indicatore

venerdì, 14 ottobre 2016

Quando:
25 ottobre 2016@14:30–15:30 Europe/Rome Fuso orario
2016-10-25T14:30:00+02:00
2016-10-25T15:30:00+02:00

Oggi la Giunta provinciale, su proposta degli assessori alla salute e politiche sociali Luca Zeni, allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss, ha modificato la disciplina relativa al calcolo dell’ICEF a decorrere dal 1° luglio, salvo alcune deroghe puntuali, per adeguarla a quanto deciso a livello nazionale per l’indicatore ISEE.
La Provincia autonoma di Trento utilizza da tempo un proprio indicatore per la valutazione della condizione economica dei richiedenti interventi agevolativi. In particolare, ai fini del calcolo dell’ICEF in cui sono presenti uno o più componenti con disabilità e non autosufficienti, vengono considerate, fra le entrate da valutare, anche le “altre entrate non rilevanti fiscalmente”, come appunto le prestazioni economiche agli invalidi o le rendite erogate dall’Inail per invalidità permanente, oppure ancora gli indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile. Con le modifiche introdotte oggi dalla Giunta provinciale, vengono escluse dal calcolo dell’indicatore ICEF tutte le prestazioni a favore degli invalidi con effetto retroattivo a decorrere dal 1° luglio 2016; vi saranno quindi ricadute positive per tutte le famiglie con invalidi, anche sulle domande già presentate: l’esito finanziario sarà un aumento delle risorse per gli invalidi di circa 2,1 milioni di euro. Per altri interventi – assegno di cura, assegni integrativi per invalidi e compartecipazione all’assistenza domiciliare – vengono riviste le specifiche deduzioni, ma non retroattivamente.

Queste le principali modifiche introdotte oggi dalla Giunta provinciale sulla disciplina relativa al calcolo ICEF:
Sono escluse dal calcolo dell’indicatore ICEF tutte le prestazioni a favore degli invalidi (sia trattamenti assistenziali, che previdenziali e indennitari); di conseguenza le deduzioni forfettarie per le spese di assistenza vengono ridotte del 50% per controbilanciare gli effetti di questo provvedimento. Sono salvaguardati gli invalidi che non percepiscono alcuna prestazione, ma hanno diritto alla deduzione (si tratta degli ultra 65enni senza indennità di accompagnamento): per questi rimane una deduzione adeguata.
In relazione ad alcuni interventi, per i quali il calcolo dell’indicatore della condizione economica segue regole particolari, sono previste modalità differenziate per fissare la decorrenza, perché alcune domande sono già state presentate; queste le modifiche specifiche introdotte:
assegno di cura: anziché le deduzioni per spese di assistenza, la normativa in vigore prevede le deduzioni per età, in quanto tuttii beneficiari sono ugualmente invalidi; considerato che non vengono più valutate fra le entrate le prestazioni per l’invalidità, viene azzerata la deduzione per i maggiorenni e si ridetermina la deduzione per i minorenni a 2.700 euro;
assegni integrativi per invalidi civili, ciechi civili e sordi: si applicano le stesse deduzioni che per l”assegno di cura, inoltre vengono ridotte le soglie per l’assegno massimo (da 0,18 a 0,17) e per quello minimo (da 0,32 a 0,28), oltre il quale non spetta più nulla;
compartecipazione all’assistenza domiciliare: viene azzerata la deduzione per spese di assistenza.
Per quanto riguarda, l’assegno regionale al nucleo familiare, il contributo famiglie numerose e le tariffe mensa scolastica e trasporto alunni, la modifica del calcolo ICEF prevede solo l’esclusione delle provvidenze agli invalidi e lascia inalterate le deduzioni, per cui questa modifica si traduce in un effetto positivo netto per tutte le famiglie con soggetti invalidi.
Tutte le modifiche si applicano alla verifica dei requisiti per la permanenza negli alloggi pubblici Itea relativi all’anno 2017, mentre non si applicano all’assegno regionale al nucleo familiare per l’anno 2017, essendo la relativa domanda inclusa assieme ad altre per prestazioni in corso di erogazione.
L’esito finanziario finale delle disposizioni (esclusione dal calcolo ICEF e modifica dei criteri) sarà un aumento delle risorse destinate agli invalidi stimato di 2,1 milioni di euro.



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