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I fratelli Avati aprono il finissage di Bologna Experience che posticipa la chiusura della mostra

lunedì, 9 ottobre 2017

Quando:
20 ottobre 2017@22:00–23:00 Europe/Rome Fuso orario
2017-10-20T22:00:00+02:00
2017-10-20T23:00:00+02:00

“Di Bologna non ci si libera mai davvero. Quando sono in giro per l’Italia e per il mondo parlo sempre della città perché per me Bologna è un po’ come quando ti si attacca qualcosa alla scarpa e cerchi di liberartene. Più passava il tempo e più il ricordo e la nostalgia aumentava, mi avvolgeva la gamba. Io ero fuggito dalla città ma Bologna era venuta con me.” Inizia così l’incontro con Pupi e Antonio Avati, intervistati dal giornalista Andrea Maioli, che da il via al finissage di Bologna Experience, la mostra ospitata a Palazzo Belloni, organizzata da con-fine Art, prolungata fino al 22 ottobre.

A farsi spazio nelle sale del settecentesco palazzo di via Barberia sono infatti le pillole video dei film di Pupi Avati girati a Bologna, un’antologia di scene memorabili tratte da varie pellicole, selezionata e curata da Riccardo Marchesini, regista bolognese di Giostra Film, e una serie di fotografie selezionate tra le tante esposte nella mostra “Pupi Avati, parenti, amici e altri estranei”, del 2014 a cura della Cineteca di Bologna.

 

Il racconto di una Bologna che non li ha mai lasciati, nel cuore e nei ricordi. Un rapporto che ha deluso Pupi Avati ma “come è tipico di tutte le realtà di provincia, deve essere così”. Con il tempo il rapporto si è ricucito “perché Bologna era ovunque nella mia vita e nella nostra casa. Era nella cucina di mia madre, nei modi di dire di mia sorella al telefono, nel nostro modo di essere. E Bologna Experience racconta in modo originale e perfetto questo modo di essere di Bologna, totalmente avvolgente e unica, che non ti lascia mai”.

“Questa mostra raccoglie tutto ciò che la città è e di cui abbiamo nostalgia – racconta Antonio Avati – i personaggi, gli angoli, l’identità di una provincia dalla quale si scappa ma alla quale si torna. Una nostalgia che diventa biografica perché l’identità di Bologna non può prescindere dalle persone e dai racconti”. I racconti raccolti dalla mostra e che il visitatori può ascoltare dalle voci dei “noti e meno noti” bolognesi e non, che, ognuno a suo modo, rivivono aneddoti e storie custodite nei vari angoli della “Rossa”.

“Tutta la forza dirompente di Bologna emerge in questa mostra così come nei nostri film, un amore rimasto immutato nel tempo”, chiude Antonio.

 

“Zanarini. Dovrei fare un film su Zanarini. – continua Pupi – Zanarini era terrorizzante, era il ritrovo dei ragazzi e delle ragazze più belle, dei più ricchi, più simpatici, più aitanti e più sportivi, dei più disinvolti. Era tipico di un mondo che si divideva per classi. Un mondo di provincia nel quale anche se una notte incontri un bolognese, d’inverno, a Rotterdam, non lo saluti, perché non lo salutavi più neanche a Bologna. Un mondo per cui se invece agli albori del tuo successo ne incontri un altro un giorno i via Cesare Battisti, uno con cui non hai buoni rapporti, lui ti guarda e dice “Pupi ma l’ho visto! Sai che mi è piaciuto! Sarà perché avete girato sotto casa mia!” E io sono quegli esseri umani lì, quella città lì, che in pochi conoscono e che è proprio l’esperienza raccontata in questa mostra.”

 

Bologna Experience, con i nuovi contenuti dedicati al regista, resterà aperta fino al 22 ottobre prossimo 

 

Martedì, mercoledì, giovedì e domenica 10.00 – 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

Venerdì e sabato 10.00 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)

Lunedì CHIUSO

 

 

Per info e prenotazioni: www.palazzobelloni.com

 



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