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Dipinto caravaggesco da Museo Nazionale di Capodimonte a Bolzano

venerdì, 10 marzo 2017

Quando:
27 marzo 2017@17:45–18:45 Europe/Rome Fuso orario
2017-03-27T17:45:00+02:00
2017-03-27T18:45:00+02:00

L’opera caravaggesca giunta a Bolzano, ospite al Centro Trevi per “Nel Cerchio dell’Arte. Tempo e Denaro fino al 31 maggio. Inaugurazione alle 18.30.

Prestigioso prestito accordato al Dipartimento provinciale Cultura Italiana e a tutta la popolazione altoatesina dal Ministero dei Beni Culturali: dal Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli giungerà a Bolzano l’opera di uno dei pittori dell’orbita di Caravaggio: “Cristo e la moneta” di Mattia Preti (1616 – 1699).
Il dipinto prestato, un olio su tela (com 128×100) realizzato tra il 1656 e il 1660 circa, va ad arricchire il percorso multimediale dedicato alla storia dell’arte al Centro Culturale Trevi “Nel Cerchio dell’Arte. Tempo e Denaro”.

L’opera è giunta a Bolzano ed è ospitata nella Sala al primo piano del Centro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28. Questa mattina, 10 marzo, alla presenza dell’assessore provinciale alla Cultura Italiana Christian Tommasini è stata mostrata e presentata in anteprima ai media. In sala i curatori del percorso “Nel Cerchio dell’Arte. Tempo e Denaro”, l’esperto d’arte Giovanni Novello, il direttore della Ripartizione Cultura Italiana Antonio Lampis e la direttrice dell’Ufficio Cultura Marisa Giurdanella.

L’assessore Tommasini ricorda come il prestigioso prestito rinetra in un politica di collaborazione del Dipartimento Cultura Italiana e dei suoi servizi con importanti istituzioni culturali nazionali per proporre ai cittadini un’offerta culturale di livello. accanto al Museo Nazionale di Capodimonte, vi sono gli Uffizi di Firenze, Galleria Borghese e Galleria Nazionale di Roma, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Museo Archeologico di Taranto.

L’esperto d’arte Giovanni Novello, ha quindi contestualizzato l’opera. Il titolo dell’opera fa riferimento a un episodio narrato nei Vangeli di Matteo (Mt 22, 15-22), di Marco (Mc 12, 13-17) e di Luca (Lc 20, 20-26), in cui un gruppo di farisei ed erodiani, nel Tempio di Gerusalemme, pone a Gesù il quesito se sia lecito o no pagare il tributo a Cesare, ottenendo in risposta il proverbiale detto: “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Il tema era popolare nel Seicento e il pittore lo tratta più volte nella sua lunga carriera.
Mattia Preti in questo dipinto rappresenta la presa di posizione di Gesù sul tributo da pagare a Cesare attraverso un gioco di sguardi tra i protagonisti. Mentre Cristo e il fariseo a destra  rimangono calmi e determinati indicando con le mani la moneta, la reazione più eloquente viene dagli altri due farisei, in particolare da quello a sinistra con gli occhiali.
Con il suo gesto esprime senza parole la volontà di esaminare la vera natura di Gesù, mentre l’altro sembra sgranare gli occhi, stupito dalla considerazione di Gesù stesso riguardo l’osservanza dei doveri civici da parte della popolazione della Giudea, allora sotto il dominio romano.
Nell’opera, come ha fatto presente Novello, si ritrovano gli elementi tipici del Barocco Napoletano quali la luce, l’impaginazione, il dettaglio naturalistico. Infatti, nel Seicento  a fronte delle scoperte scientifiche vi è un atteggiamento più critico. Nella figura del vecchio dalle lenti, a sinistra nel dipinto, si visualizza il desiderio di verificare la vera natura di Gesù, la sua umanità o divinità.

Il dipinto è accompagnato da un percorso video su monitor ad alta definizione, al fine di introdurre la vita dell’artista e il suo lavoro attraverso immagini e dettagli dell’opera.

L’opera è in esposizione fino al 31 maggio 2017 nella Sala al primo piano del Cenro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano. L’assessore Tommasini invita i cittadini ad ammirare il dipinto esposto e il percorso espoitivo Tempo&Denaro Nel Cerchio dell’Arte.

L’esposizione del dipinto sarà, quindi, inaugurata ufficialmente e aperta al pubblico nell’ambito, alle ore 18.30 di questa sera. Giovanni Novello terrà la conferenza dal titolo “Dovere e gratuità – Monete e Vangeli nell’arte di Mattia Preti” di approfondimento sull’artista e sul tema raffigurato con un’analisi iconografica ed evangelica del soggetto rappresentato.

L’esperto d’arte Giovanni Novello, delegato del Vescovo per il Museo Diocesano di Bressanone, collabora su richiesta con le istituzioni museali, fra queste Museion, Museo Mercantile e Museo Civico di Bolzano, e con la Provincia.



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