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Alto Adige, consulta famiglia: previdenza, lavoro, prima infanzia, casa

lunedì, 16 gennaio 2017

Quando:
23 gennaio 2017@19:45–20:45 Europe/Rome Fuso orario
2017-01-23T19:45:00+01:00
2017-01-23T20:45:00+01:00

Riunione della consulta per la famiglia con Kompatscher e Deeg, si studia un nuovo modello per i contributi previdenziali alle madri che non lavorano.

Anche il presidente Arno Kompatscher ha partecipato nei giorni scorsi alla riunione della consulta per la famiglia, organo consultivo coordinato dall’assessora Waltraud Deeg. Molti i temi sul tavolo, a partire dalla situazione legata ai contributi previdenziali delle madri che non lavorano. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni che operano nel settore della famiglia, il modello attuale che prevede la possibilità di una contribuzione volontaria da parte delle stesse madri, è considerato di difficile sostenibilità da parte dei nuclei familiari. “Stiamo lavorando ad un nuovo modello – ha annunciato il presidente Kompatscher – e contiamo di metterlo a punto già entro la fine del 2017”. Se le garanzie occupazionali offerte alle madri nel settore pubblico possono essere considerate soddisfacenti, il discorso è diverso invece nel settore privato, e secondo il Landeshauptmann è necessaria “una maggiore volontà da parte delle imprese e una più forte collaborazione con le categorie economiche”.

Sempre in tema di conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli della famiglia, l’assessora Waltraud Deeg ha aggiunto che “la situazione potrà essere migliorata anche attraverso un ulteriore rafforzamento del programma di Audit“, quindi la discussione è proseguita concentrandosi sull’assistenza alla prima infanzia. Le organizzazioni del settore hanno espresso una valutazione positiva del progetto di ampliamento quantitativo e qualitativo dell’offerta, che obbligherà i comuni, a partire dall’anno in corso, ad offrire posti di assistenza ad almeno il 15% dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. “Si tratta di un passaggio fondamentale per migliorare la conciliabilità lavoro-famiglia – hanno sottolineato Kompatscher e la Deeg – e per contribuire a rendere l’intera società altoatesina sempre più a misura di famiglia“.

Durante l’incontro della consulta, inoltre, è stato affrontato anche il tema della casa in maniera particolare per quanto riguarda i costi, considerati difficilmente sostenibili per i nuclei familiari. “Non può essere – ha commentato Arno Kompatscher – che in Alto Adige un alloggio costi come nelle grandi città quali Roma o Milano. Dobbiamo iniziare a seguire nuove strade, in maniera particolare per quanto riguarda il mercato degli affitti“. In chiusura, l’assessora Waltraud Deeg ha ringraziato da un lato il Landeshauptmann per la sua “disponibilità a sostenere progetti riguardanti la famiglia“, e dall’altro i membri della consulta, “i quali danno vita ad un organo molto attivo e propositivo”.



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