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Dolomites Vertical Kilometer: trionfa Facchini, record per Annecy Mollaret. Le classifiche

venerdì, 21 luglio 2017

Val di Fassa – Due nomi nuovi nell’albo d’oro del Dolomites Vertical Kilometer, gara d’apertura del lungo weekend dedicato allo skyrunning in Val di Fassa, e soprattutto un nuovo record nella gara femminile. L’edizione numero dieci ha visto infatti trionfare i due alfieri del Team La Sportiva, ovvero il trentino di Roncone Patrick Facchini e la francese di Annecy Axel Mollaret, capace di abbassare di 35 secondi il primato che la catalana Laura Orugè I Vila stabilì nel 2014, con il tempo di 37’39”. In campo maschile Facchini, per concludere i 2.400 metri del percorso con 1.015 di dislivello, ha impiegato il tempo di 32’43”, di 1 minuto e 9 secondi superiore a quello che fece registrare l’altoatesino Götsch dodici mesi fa (Foto Modica/Rizzi/Rodorigo, clicca sulle tabelle sotto per ingrandire le classifiche).

pQualità e quantità dunque nel decimo Dolomites Vertical Kilometer, valido come nona delle diciotto tappe del Vertical Kilometer World Circuit, la Coppa del mondo di specialità, con in gara 300 atleti provenienti da ben 28 nazioni. Due affermazioni perentorie, costruite da Facchini e Mollaret metro dopo metro e concluse con un arrivo in solitaria. Il trentino ha deciso di forzare il ritmo già all’uscita dal bosco, dopo i primi 500 metri di dislivello, riuscendo a staccare di una ventina di metri la coppia formata dallo svizzero Remi Bonnet e dallo sloveno Nejc Kuhar.

p2Nell’ultimo tratto di ascesa verso So Forcella Bonnet ha provato a ricucire il gap e Kuhar si è staccato, ma Facchini ha operato un ulteriore strappo nella ripida parte finale, concludendo in solitaria la prova accompagnato dagli applausi del pubblico salito in quota: la sua prestazione è la quarta assoluta nella storia di questa gara. Per il forte svizzero Bonnet, con un passato da calciatore, giunge comunque un eccellente risultato finale, a soli 34 secondi dal vincitore, mentre Nejc Kuhar conferma di vantare un feeling speciale con la competizione fassana, visto che è salito per ben sei volte sul podio nelle ultime sette edizioni, vincendo nel 2012. Sul traguardo di Crepa Neigra ha accusato un ritardo di 1’08”, quindi in classifica troviamo quarto l’altoatesino Hannes Perkmann a 1’32” dal vincitore, seguito dal bellunese Manuel Da Col a 2’18”, dal francese William Bon Mardion a 2’21” ed ancora Luka Kovacic, Henry Hofer ed Alex Oberbacher.

cl2La sfida al femminile è vissuta sulla prova di forza della francese Axel Mollaret, che ha subito mostrato il proprio stato di forma. Al suo ritmo ha resistito per la prima parte di gara la finlandese Susanna Saapunki, ma prima del passaggio in forcella si è dovuta arrendere. La Mollaret ha così tagliato il traguardo sotto una leggera pioggia, stabilendo il nuovo record della gara, che resisteva dal 2014, facendo registrare la 18ª prestazione assoluta.

La finlandese si è consolata con il secondo posto, con 1’24” di ritardo, quindi in terza piazza ecco la svizzera Victoria Kreuzer, per metà gara rimasta attaccata alla favorita Laura Orguè e poi capace di allungare nel finale, chiudendo a 2’28” dalla Mollaret. La catalana a sua volta ha accusato un ritardo di 3’44”, ottima quinta poi la fiemmese Antonella Confortola, in netta ripresa di condizione a 4’26” dalla vincitrice. Seguono la bellunese Francesca Rossi, la ceca Zuzana Krchova e la torinese Camilla Magliano.

clFra gli junior affermazione dello svizzero Aurelien Gay, 22° assoluto, davanti ai due italiani Mattia Tanara e Stefano Menusan. Domattina la gara più attesa, la Dolomites SkyRace del ventennale, con mille runner di 41 nazioni al via. Partenza alle 8,30 da piazza Marconi a Canazei, sviluppo del tracciato di 23,5 km e dislivello di 1.950 metri. Non ci saranno però record da battere visto che è previsto un nuovo percorso rispetto al passato, con passaggio a Pecol (1.926 metri) e quindi al fino al Col dei Rossi (2.389 metri), transitando sulla pista da sci intitolata al fondatore della gara Diego Perathoner, tratto sul quale è previsto un cronometraggio per dare vita ad una graduatoria riservata agli atleti dal pettorale 101 in poi. I concorrenti scenderanno poi ai 2.239 metri di Passo Pordoi, per affrontare successivamente i tre passaggi chiave, ovvero le inversioni fino a Forcella Pordoi (2.829 metri), la vetta del Piz Boè (3.152 metri) e l’incantevole Val Lasties, che porta poi al traguardo di Canazei. Al via i più forti interpreti al mondo per una competizione valida come sesta delle undici prove delle Migu Run Skyrunner World Series.

DIRETTA STREAMING E RADIO. Dal punto di vista televisivo l’evento godrà della copertura in eurovisione, grazie all’utilizzo di una piattaforma europea dedicata agli sport outdoor, che realizzerà una sintesi di mezzora e gli highlight in ambito internazionale. Per la prima volta è pure prevista anche una diretta streaming sul canale You Tube “TDS Live” con ben otto telecamere fisse sul percorso, visibile anche dal sito internet www.dolomiteskyrace.com. Inoltre è prevista una diretta con collegamenti e interviste sull’emittente Radio Dolomiti.

Le interviste ai protagonisti del Vertical Kilometer

Patrick Facchini, il vincitore, è felicemente sorpreso: «Erano tre settimane che non affrontavo una gara – spiega – e non sapevo come mi sarei comportato, anche se so come arrivare in forma alle sfide. L’anno scorso mi sono messo alla prova per la prima volta in questa competizione e quindi sapevo che si tratta di un tipo di percorso che mi si addice, molto duro, con pochi tratti in cui si corre e tanti in cui bisogna spingere, così a metà tracciato, avendo retto il ritmo di Bonnet senza grossi problemi, ho deciso di attaccare. Non mi sono guardato indietro fino a quando non ho guadagnato venti e poi trenta metri, quindi ho amministrato il vantaggio. In quanto alla pioggia non ci ha dato noia, quando si sale non rappresenta un problema».
Lo svizzero Remi Bonnet, secondo classificato, spiega perché si considera soddisfatto: «Fino a metà gara ero davanti e un pensierino al successo finale lo avevo inevitabilmente fatto, ma poi Patrick mi ha superato ed ha imposto un ritmo impossibile da contrastare, così ho dovuto limitarmi a seguirlo a distanza. Sono contento, perché all’inizio dell’anno mi sono infortunato e questa è stata la prima occasione, nel 2017, in cui mi sono sentito in forma: considero questa gara anche un bel warm-up in vista della skyrace di domani. Il prossimo anno, comunque, ci riproverò, ve lo garantisco».
Lo sloveno Nejc Kuhar, per l’ennesima volta sul podio di questa gara, non perde mai il sorriso: «Oggi mi sentivo bene e ho cercato di dare tutto quello che avevo, ma sinceramente le risorse per battere Patrick non c’erano, è andato troppo forte per tutti. Si tratta di una gara durissima, che però affronto sempre volentieri. In quanto al tempo finale lo scorso anno avevo fatto meglio, ma più di così stavolta non avrei potuto fare».
La vincitrice Axel Mollaret non si nasconde: «Ero venuta a Canazei con il preciso obiettivo di vincere, incoraggiata dal fatto che in questa stagione le cose stanno andando particolarmente bene, ed esserci riuscita regala una bella soddisfazione. Quello che non mi potevo attendere era di battere il record, una bellissima sorpresa. In quanto al percorso mi piace molto, perché presenta parti differenti e grande verticalità, che io amo».
La finlandese Susanna Saapunki, seconda classificata, al suo esordio in Val di Fassa non poteva fare meglio. «Io sono una fondista, da poco tempo ho cominciato a partecipare a queste gare e devo dire che ci sto prendendo gusto, visto che questo secondo posto si aggiunge a quello conquistato a Santa Caterina un mese fa. Il prossimo anno punterò al successo, magari con un po’ di esperienza in più in questa disciplina divertente».
La svizzera Victoria Kreuzer, terza classificata, ha pianificato con cura la propria spedizione fassana. «La settimana scorsa l’ho trascorsa in Val Gardena, dove mi sono allenata per arrivare al meglio a questo appuntamento e devo dire che l’impegno ha pagato. Trovo fantastico correre in mezzo a queste montagne, oggi mi è sembrato di vivere un sogno, coronato da un bellissimo terzo posto. Anche le condizioni climatiche erano ideali, dopo il caldo di giovedì».
Ritrova la gamba anche Antonella Confortola: «La condizione sta arrivando dopo l’infortunio ad inizio stagione e sono felice della mia prova. Ho preferito partire senza strafare aumentando progressivamente il ritmo. Le prime due non le ho mai viste ma la Kreuzer e la Orguè sono riuscite ad avvicinarle nella seconda parte».



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