Sonico - Con provvedimento del 28 dicembre scorso, pubblicato sul BURL del 12 gennaio, la Direzione Generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile ha accertato l'ammontare dei canoni aggiuntivi relativi alle concessioni di grande derivazione idroelettrica scadute nel periodo 1 gennaio 2011 – 31 dicembre 2016, che le società concessionarie dovranno corrispondere a Regione Lombardia un totale di oltre 23 milioni di euro di cui oltre 4 milioni 400 mila euro relativi agli impianti siti in Valle Camonica a Sonico, Cedegolo, Esine, Cividate e Mazzunno.
"Somme - spiega Donatella Martinazzoli, consigliere regionale della Lega Nord e firmataria nel 2015 della mozione con cui si chiedeva di prevedere forme di compensazione in favore dei territori interessati dalla presenza di grandi derivazioni ad uso idroelettrico - destinate a concorrere al finanziamento di misure e interventi di miglioramento ambientale dei territori interessati e che Regione Lombardia, sulla base delle intese concluse con le singole province sul cui territorio insistono le infrastrutture afferenti alle grandi derivazioni idroelettriche, una volta introitate provvederà poi a trasferire, in misura non inferiore al 50 per cento, alle province e ai comuni interessati.
Un modo concreto per risarcire almeno in parte quei territori (soprattutto montani) costretti ad accettare la presenza di impianti invasivi e a subire lo sfruttamento della propria risorsa idrica."