Pesano molti interrogativi su una vicenda che non si è conclusa stamani con la lettura della sentenza di primo grado, ma che riserverà altre pagine.
Il sindaco di Berzo Demo, Giiovan Battista Bernardi (nella foto a lato) , che - non più di 5 giorni fa ha firmato un'ordinanza per la bonifica dell'area dopo lo studio che è stata presentato da tecnici ed esperti dell'Arpa - ha commentato: "In parte, visto l'andamento del processo, ci aspettavamo una simile conclusione".
"Noi - aggiunge - ci siamo costituiti parte civile e l'obiettivo dell'Amministrazione comunale è che si arrivi alla bonifica dell'area e che le falde siano sgombre da inquinanti".
Lo studio che è stato consegnato al curatore fallimentare dell'ex Selca evidenzia che nelle falde ci siano cloruri e il rischio è che finiscano nell'Oglio. "Per evitare un ulteriore danno ambientale - prosegue Bernardi - è necessario che in tempi brevi si intervenga e a pagare non dev'essere la comunità, ma chi ha provocato questo danno".
Al primo cittadino di Berzo Demo non interessano i nomi ( "la magistratura - dice - faccia il suo corso") di chi ha provocato questa situazione ma, visto che il paese camuno si trova alle prese con una quantità di rifiuti da smaltire e con falde impregnate di cloruri, sollecita un intervento di bonifica, non a carico dell'ente pubblico.
L'ordinanza - firmata nei giorni scorsi - va in questa direzione. "Se non si interviene celermente - conclude Bernardi - c'è il rischio che il danno sia maggiore e interessi una comunità molto più ampia della nostra".