Gli indagati sono stati sottoposti alla misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per una durata variabile dai due agli otto mesi.
L'INDAGINE - L’attività investigativa, condotta dai militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno e coordinata in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Brescia, è stata avviata lo scorso gennaio ed ha permesso di accertare che gli indagati, in qualità di dipendenti della motorizzazione civile, incaricati di effettuare le revisioni dei veicoli – e pertanto in qualità di pubblici ufficiali – avrebbero attestato falsamente di aver effettuato le revisioni, così come previsto dalla normativa vigente, in realtà omettendo di compiere gli accertamenti tecnici previsti.
Nello specifico il controllo dei mezzi si limitava a quello dei freni e, in alcuni casi, visivo, venendo generalmente omesse le prove gas di scarico, rumorosità e luci. In alcuni casi inoltre i mezzi non risultavano neppure essere mai stati presenti all’interno della Motorizzazione ai fini della sottoposizione alla revisione, nonostante il rilascio del relativo certificato.
Complessivamente nel periodo di riferimento (15 giorni) è stata riscontrata l’irregolarità delle revisioni su circa 300 veicoli, nella quasi totalità mezzi pesanti.
L’omessa revisione completa, soprattutto con riferimento a trattori stradali e furgoni e camion che normalmente compiono lunghi tragitti e sono sottoposti a forti stress meccanici, è particolarmente pericolosa ai fini della sicurezza stradale, messa a repentaglio dalla mancanza delle prescritte procedure, certificative dell’affidabilità dei mezzi.