Trento - Tanti sono i messaggi in questi giorni di emergenza coronavirus e tra questi spiccano due poesie di Alberto Pattini, scrittore e poeta trentino.
Eccone due
"E' tempo che la luce innondi
di speranza i fiori delle rocce
e dissolva i cupi timori globali
Fata lacustre di sconfinata bellezza
affoga il sofferente panico,
spezza le catene
su ciglio dell'abisso.
Allontana le cornacchie carnivrore,
libera nel tramonto il canto d'amore
dell'usignolo ferito
e verrà l'estate liberatoria".
"Incontro con la luce della speranza
sulle ali di fringuelli giulivi,
inghirlandati di ramoscelli d'ulivo
strappati dal triste bosco
di rovi chiodati dal dolore.
Vuoto è il luogo dell'incredulità,
del martirio nel silenzio della sofferenza,
attimi sussurrati di profumi di rose
lavano l'incubo dello sconforto
dalle ombre dell'umanità,
rotola il macigno della morte
nella primavera dove sciamano
le foglie d'autunno.
Morire da soli senza cuore,
senza il calore di una mano intrecciata,
senza il soffio di una parola
in compagnia del fantasma assassino".
Ultimo aggiornamento:
29/03/2020 23:27:24