Siamo, quindi, onorati di ospitare questa prestigiosa mostra e di ricordare la grandezza artistica, ironica e colta di Gherardo”.
Gherardo Frassa ha dialogato attivamente con l’avanguardia intellettuale della seconda parte del Novecento e dei primi anni del nuovo Millennio: Cerri, Forattini, Altan, Carra, Tadini, Daverio, Branzi, Chiambretti, offrendo un prezioso contributo alla realizzazione di eventi a Pitti Immagine, Pirelli Progetto Bicocca e collaborando con Bulgari, Vogue, Mont Blanc, per citare solo i più noti.
“Amava definirsi un ”eventologo” –ricorda il fratello Romano Frassa ideatore e curatore della esposizione- Gherardo ha attraversato il mondo dell’arte con mostre, libri, opere, oggetti, omaggi culturali, ricerche, ricostruzioni, iniziative commerciali e ha guardato alle diverse attività sempre con lo stesso anticonformismo, amore per l’inconsueto intelligente e creativo, con una straordinaria attenzione per il particolare al quale univa eccezionale ironia e gioiosa modestia.”
La mostra,promossa organizzata dal fratello Romano Frassa con la collaborazione di Loretta Tabarini, presdiente di PromAzioni360, ripropone una raccolta delle tracce più significative dei lavori di Gherardo Frassa: dai disegni di Forattini ai “cimeli” della mostra “Mai dire Mao-servire il pop”, la rassegna dedicata alla icona universale di una cultura popolare che a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso diventò cultura pop.
LE OPERE - Tra i pezzi più prestigiosi in esposizione, vanno certamente annoverati i “Fiori di Latta” ispirati alla “Flora Meccanica”, i fiori visionari disegnati dal futurista Osvaldo Bot che rimasero irrealizzati dal 1930 fino al 1986 quando proprio Gherardo ne commissionò l’esecuzione ai Maestri ferrai “Gnaro” di Bienno che costruirono sia pezzi unici che pezzi numerati. Uno straordinario incontro tra il movimento culturale novecentesco e il ferro e la tradizione artigiana accomunati dal desiderio di superare la percezione del tempo e delle distanze per mantenere vivo il linguaggio comunicativo del lavoro e dell’arte.
“Proprio pochi giorni fa abbiamo presentato il docu-film dedicato ad un’altra grande artista darfense, Franca Ghitti, che ha ritrovato ispirazioni artistiche nella cultura di queste lavorazioni – commenta Giacomo Franzoni, Assessore alla Cultura della Città di Darfo Boario Terme -. Ancora una volta, con Gherardo, sottolineiamo la creatività e la maestria dei nostri concittadini che hanno trasferito le loro geniali visioni in grandi opere d’arte raccontando un territorio e le sue sensazioni, qualificandolo”.
“Tener a mente Gherardo” (il titolo della mostra) pare essere la perfetta sintesi di colui che non solo ha attraversato il mondo dell’arte, ma è stato artista della vita –aggiunge Massimo Ghetti, Presidente del Rotary Club Lovere Iseo Breno, main sponsor della manifestazione- Nei sessant’anni di vita del nostro Club abbiamo realizzato molti service per valorizzare il patrimonio artistico e culturale offrendo un contributo sia per la salvaguardia che per la sua fruizione. Credo, però, che questo evento vada oltre la storia e l’arte di un territorio, perché le opere di Gherardo Frassa offrono occhi per leggere il mondo con osservazioni differenti e contemporanee in evoluzione”.
INFO - La mostra sarà visitabile da sabato 5 a domenica 13 ottobre presso Palazzo Congressi a Boario Terme, un’altra icona dell’architettura contemporanea della Valle Camonica. Ingresso libero.