Sondrio - In occasione del 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato si è svolta una cerimonia sobria con deposizione di una corona presso il monumento in memoria dei caduti della Polizia di Stato, all’interno della questura, alla presenza solo del Prefetto Salvatore Pasquariello e del Questore della Provincia di Sondrio Angelo Giuseppe Re.
Tracciata l’attività della Polizia di Stato e dall’analisi dell’andamento in provincia di Sondrio si è potuto notare una netta diminuzione dei reati nel corso del 2020.
E’ necessario evidenziare che tale notevole variazione è dovuta ad una molteplicità di fattori convergenti: da un lato appunto la situazione epidemiologica che – soprattutto nei primi mesi dell’anno di riferimento – con le stringenti misure emergenziali di restrizioni nei movimenti delle persone e di confinamento forzato, in tutto il Paese, hanno ovviamente evitato la commissione soprattutto dei reati contro i patrimonio e contro la persona; dall’altro, proprio per una stringente attività di controllo della esecuzione delle suddette misure, sono state impegnate sul territorio provinciale un maggiore numero di pattuglie (oltre 2319 della Polizia di Stato, oltre quelle ordinarie), nello specifico “servizio Covid”, che hanno svolto, oltre al monitoraggio dell’osservanza delle misure di prevenzione della diffusione pandemica previste periodicamente dal Governo, anche un capillare controllo del territorio.
Infatti vi è stato contestualmente un aumento rilevante di misure di prevenzione, in particolare nella emissione di Avvisi Orali del Questore e nell’accoglimento di proposte di Sorveglianze Speciali.
I NUMERI - Il quadro complessivo dell'ordine e della sicurezza pubblica in Provincia continua a delinearsi in termini sostanzialmente positivi in quanto nell'anno 2020 non si sono evidenziate fenomenologie criminali tali da creare particolare allarme nella cittadinanza.
Nel territorio Provinciale allo stato non si rileva la presenza di organizzazioni criminali strutturate, né di situazioni di grave degrado ambientale, tipiche di altre realtà urbane del panorama nazionale. Nelle statistiche socio - economiche elaborate dagli istituti specializzati, il Capoluogo valtellinese occupa pertanto da tempo, posizioni di vertice quanto a coefficienti di vivibilità, sicurezza e tenore di vita.
L'analisi dei dati disponibili evidenzia nell'anno trascorso (3678 delitti) un andamento dell'indice di delittuosità per il territorio Provinciale in sostanziale calo rispetto all'anno precedente (4447 delitti), con una variazione pari al -17.3%.
Anche per la categoria dei reati contro la persona emerge un calo del numero dei reati di percosse del 17% circa, per quel che riguarda le violenze sessuali il dato varia da 11 a 13 casi segnalati nel corso dell’anno.
In calo (-40.9%) il dato complessivo riguardante i furti (714, a fronte dei 1208 denunciati nel 2019). Tale diminuzione si registra prevalentemente nei furti in danno di esercizi commerciali, abitazioni e nei furti con destrezza, mentre rimangono sostanzialmente invariati i dati delle altre tipologie criminose.
Sempre in ordine ai reati contro il patrimonio, sono in calo i reati di ricettazione (-57.1%), i reati di estorsioni (-12.5%), invariato il dato riguardante i reati di rapina, 11 sia nel 2019 che nel 2020: nella maggior parte dei casi de quo trattasi di rapine improprie.
Riguardo agli episodi qualificati come estorsivi, occorre sottolineare che non si tratta di episodi riferibili a racket o contesti di criminalità organizzata; nella maggior parte dei casi riguardano richieste illecite rivolte a seguito di contatti a sfondo sessuale avvenuti in rete, o episodi isolati di scarsa valenza criminale.
I dati registrano un lieve calo delle truffe on line (del 4.45 % rispetto al 2019). Anche per quanto attiene i predetti dati spesso trattasi di truffe ai limiti dell’inadempimento contrattuale. Infatti, nel 2020 i delitti di questa categoria sono stati 901, con 96 persone denunciate in stato di libertà, mentre nel 2019 sono stati 943 con 88 persone denunciate in stato di libertà e 2 arrestate.
Si registra un calo anche in ordine ai delitti concernenti gli stupefacenti, passando da 93 segnalazioni alle 74 del 2020. In calo anche i dati relativi ai delitti commessi e denunciati nel comune di Sondrio. Infatti, si registra un passaggio dai 1031 casi segnalati nel 2019 ai 832 casi del 2020 con un calo del 19.3%, per quanto riguarda i furti in abitazione si passa dai 97 del 2019 ai 30 del 2020 (forte calo presumibilmente dovuto anche alla prolungata fase di lock down), si segnala un calo pari al 71.8% per i furti ai danni di esercizi commerciali.
La gran parte dei reati commessi in tutta la Provincia, interessa il territorio di otto comuni, tra i quali, oltre a quelli che superano i 5000 abitanti (Sondrio, Morbegno, Tirano, Chiavenna, Livigno), figurano Aprica, Bormio e Delebio. La popolazione complessiva di questi otto comuni, pari a 65.934 abitanti, rappresenta il 36% del totale (183.169).