L’attività ispettiva, originata da pregresse indagini di polizia giudiziaria, è stata orientata prevalentemente ad analizzare i costi annotati in contabilità negli anni dal 2011 al 2013.
E’ stata disvelata una frode fiscale, realizzata grazie all’utilizzo di fatture emesse da società operanti nel territorio bresciano diverse dalle effettive venditrici di merce per un importo complessivo di oltre 11 milioni di euro ed I.V.A. pari a circa 2.400.000 euro. Si tratta di una società operante nel settore della fusione di metalli non ferrosi.
Il rappresentante legale (T.E., 55enne di Concesio) è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di “Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.