Accortisi che la bambina faceva fatica a restare sveglia e, considerato l’importante trauma alla gamba, anziché procedere al trasporto su slittino, gli agenti hanno optato per la richiesta dell’intervento dell’elisoccorso, per cui è stato disposta la piazzola di atterraggio, dopo avere opportunamente immobilizzato la bambina.
VALANGA NEL POMERIGGIO
Ieri pomeriggio, alle ore 15.30, gli operatori della Polizia di Stato impiegati in località Montecampione, durante il servizio di vigilanza, soccorso e sicurezza in montagna sulle piste da sci, sono stati informati via radio dall’operatore della società Montecampione di un distacco doloso di una valanga provocata da ignoti sulla pista denominata “Secondino” sul versante ad ovest della pista.
Sul posto alle ore 15.43, i poliziotti hanno immediatamente preso contatti con il segnalante che aveva notato sia il distacco di neve, sia le evidenti impronte di due solchi lasciati da almeno due sconosciuti dotati di tavola da snowboard. Gli individui avevano lasciato segno del loro ingresso in valanga sin dal suo inizio a monte del distacco. Tracce in uscita sui margini esterni hanno lasciato supporre agli operatori di Polizia che con certezza i due sciatori, pur avendo provocato il pericolo, comunque ne fossero usciti indenni.
Le valutazioni degli esperti agenti sciatori li hanno portati a supporre che la slavina non era simultanea alla segnalazione ma antecedente.
Sul posto è stata intervistata una snowboarder, conosciuta ai poliziotti, che ha raccontato che il movimento di neve era già presente al suo arrivo nel comprensorio alle ore 14.
Ciò nonostante, si è reso indispensabile instaurare il dispositivo di soccorso allertando il NUE per la specifica procedura, attuando nel contempo una meticolosa operazione di sopralluogo. Gli operatori di Polizia hanno proceduto, una volta munitisi di materiale di autosoccorso personale.
Ha contribuito all’operazione anche un tecnico del soccorso alpino giunto in elisoccorso. Lo specialista, dopo un’attenta valutazione, ha ritenuto di effettuare uno spostamento del cumulo di neve fermo a valle con un mezzo meccanico battipista per rilevare eventuali tracce di seppellimento. E’ stata impiegata anche un’unità cinofila per escludere definitivamente la presenza di sepolti. La bonifica ha dato esito negativo.