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Mercoledì, 20 settembre 2017

Furti su auto in autostrada: la Polizia arresta due persone

Trento - Con il secondo arresto di ieri e l’arresto di luglio, si è conclusa l’operazione “inibitori di frequenza”, avviata nei confronti di un sodalizio criminale dedito al furto, su autovetture in autostrada.


L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ed eseguita dalla Sottosezione della Polizia Autostradale di Trento, è iniziata lo scorso anno dopo la denuncia di un cittadino italiano in viaggio sull’autostrada A22 del Brennero.

L’uomo che si era fermato per una breve sosta sull’area di servizio Adige Ovest, veniva derubato di alcuni suoi beni, custoditi all’interno della propria autovettura, senza apparenti danni all’auto.


Analoghi episodi avvennero nei mesi successivi, sempre presso le aree di servizio della tratta autostradale dell’A22 del Brennero.


L’attività investigativa, ha consentito di comprendere come l’organizzazione criminale, per mezzo di un congegno elettronico, denominato “jammer”, nascosto nel cablaggio originale delle autovetture, inibiva la chiusura delle porte delle autovetture.


In questo modo una volta che il proprietario si era allontanato i malviventi potevano agire indisturbati, certi che non solo non sarebbe scattato alcun allarme, ma anche che la loro azione non avrebbero destato alcun sospetto.


Al termine delle indagini sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due napoletani, una eseguita a luglio e la seconda martedì 12, quando il secondo malvivente si è costituito in carcere. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate le due autovetture utilizzate per la commissione dei furti che celavano all’interno delle portiere il congegno elettronico denominato “jammer”.

Ultimo aggiornamento: 20/09/2017 11:16:09
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