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Darfo Boario Terme: spacciavano in valle, due arresti dei carabinieri

lunedì, 28 agosto 2017

Darfo Boario Terme – Doppio interventi dei carabinieri di Darfo Boario Terme e Artogne (Brescia), dove i carabinieri hanno arrestato due persone, un 47enne marocchino e un 46enne italiano.

BLITZ A DARFO BOARIO – Nel fine settimana, in Darfo Boario Terme, i carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto un 47enne cittadino marocchino, residente a Darfo, per “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”. L’uomo, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, veniva sorpreso mentre cedeva una dose di sostanza del tipo marijuana, del peso complessivo di due grammi circa, ad un acquirente. Sottoposto a perquisizione personale , è stato trovato in possesso della somma di 110 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. La successiva perquisizione in abitazione ha dato esito negativo. A seguito dell’udienza presso il Tribunale di Brescia, il Gip ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di dimora. Il processo è stato rinviato ad altra data. L’acquirente verrà segnalato quale assuntore.

carabinieri caserma darfo

ARRESTO AD ARTOGNE – Sempre nel weekend, ad Artogne, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Breno hanno arrestato un 46enne, cittadino italiano, incensurato, residente ad Artogne per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Il 46enne, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato sorpreso mentre cedeva una dose di sostanza del tipo cocaina, del peso di un grammo circa, ad un acquirente. Sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di ulteriori tre dosi di cocaina, già confezionate e pronte per la cessione, del peso complessivo di per 3 grammi circa. Durante la perquisizione presso l’abitazione dell’interessato sono stati rinvenuti ulteriori 14 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e la somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. Il Gip del tribunale di Brescia, ha convalidato l’arresto, disponendo la misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo.



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