I carabinieri di Primiero San Martino di Castrozza, intervenuti per i rilievi non avevano rilevato tracce che potessero far pensare al coinvolgimento di altri veicoli, suffragando la tesi di una fuoriuscita di strada “autonoma”.
La spiegazione a quanto successo, gli inquirenti, l’hanno avuta pochi giorni fa, quando il conducente originario del Vanoi, è stato in grado di firmare il consenso all’utilizzo dei dati relativi al test sull’alcol che i carabinieri avevano immediatamente richiesto all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove l’anziano era stato trasportato in elicottero. Dal successivo esame, è emerso come il conducente finito in ospedale aveva una concentrazione di alcol etilico nel sangue pari a 1,77 g/l.
Anche il rifiuto all’accertamento avrebbe comportato comunque la sanzione prevista per l’ipotesi più grave: ora l’uomo rischia la revoca della patente, ammenda che va da 3mila ad 12mila euro e l’arresto da uno a due anni.