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Venerdì, 16 novembre 2018

Assalti ai bancomat nel Bresciano: due arresti dei carabinieri

Brescia - Assalti ai bancomat con esplosivo. Due arresti e perquisizioni dei carabinieri.

Sequestrato anche un fucile d’assalto funzionante completo di caricatore e munizionamento.


carabinieri-bresciaI carabinieri del Comando Provinciale di Brescia in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, dalle prime ore di questa mattina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini italiani di origine sinti, rispettivamente residenti nel trevigiano e nel padovano, ritenuti responsabili in concorso tra loro unitamente ad altri due italiani di origine sinti residenti nel padovano - denunciati in stato di libertà - dei reati di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat presso istituti di credito nonché di riciclaggio e incendio.
Sono altresì in corso 6 perquisizioni personali e domiciliari anche nei confronti di altri soggetti indagati per favoreggiamento reale e personale.


Nel corso dell’attività investigativa è stato sottoposto a sequestro un fucile d’assalto di produzione ex Jugoslavia, con relativo munizionamento, rinvenuto nel padovano all’interno di un tombino stradale utilizzato come nascondiglio dal gruppo criminale.


L'OPERAZIONE


I Carabinieri della Compagnia di Salò (Brescia), in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, nelle prime ore di questa mattina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini italiani di origine sinti, un 43 enne residente nel trevigiano e un 38 enne nel padovano, ritenuti responsabili in concorso tra loro unitamente ad un 45 enne e ad un 55 enne sinti residenti in provincia di Padova - denunciati in stato di libertà - dei reati di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, tentato furto e furto ai danni di dispositivi bancomat presso istituti di credito nonché di riciclaggio e incendio.


Nei confronti dei quattro uomini, tutti con precedenti specifici, e di altre due persone - un 25 enne di origini sinti residente nella provincia di Padova ed una cittadina rumena 31 enne della provincia di Treviso, indagati per favoreggiamento reale e personale - sono stati eseguiti provvedimenti di perquisizione personale e domiciliare.


L’attività d’indagine trae origine dal tentato furto del bancomat della Banca di Credito Cooperativo del Garda di Padenghe sul Garda del 14 ottobre 2017 , durante il quale cinque soggetti - uno di questi con funzione di vedetta ed armato di fucile d’assalto - dopo aver divelto in parte lo sportello bancomat, ed aver piazzato all’interno una carica esplosiva azionata da un dispositivo elettrico, provocavano l’esplosione dell’ATM senza tuttavia riuscire a prelevare il contenuto della cassa.


Le indagini dei Carabinieri di Salò prontamente attivate e dirette in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Brescia, consentivano di risalire a una Porsche Cayenne di colore bianco utilizzata dal gruppo criminale. La successiva attività investigativa, svolta anche mediante attività tecnica e con la collaborazione del personale del Comando Provinciale di Treviso, permetteva ai militari di localizzare l’autovettura utilizzata (successivamente data alle fiamme dal gruppo quando non ritenuta più “sicura”) e di raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti dei quattro soggetti che, nel corso dell’attività d’indagine, si rendevano altresì responsabili del:




  • tentato furto al bancomat della filiale Unicredit di Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 1° novembre 2017;

  • furto aggravato presso la B.C.C. Cassa Padana di Bovolone (Verona) l’8 novembre 2017, con provento di 8.000 euro.


Nel corso dell’attività investigativa, in provincia di Padova, all’interno di un tombino stradale usato dalla banda come nascondiglio, veniva altresì sequestrato un fucile d’assalto, funzionante e completo di caricatore con 19 colpi.

Ultimo aggiornamento: 16/11/2018 09:42:32
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