(Osservazione, controllo e pedinamento).
In particolare lo spaccio è avvenuto sulla piazza di Brescia, dove alcuni soggetti, Francesco Menegon, di Sondrio, ma residente nel bresciano, classe 1946 e Elisabetta Podavini, bresciana classe 1964, gestivano il traffico di sostanze stupefacenti, ma fornivano, con quantità ingenti, cocaina in particolare, alcuni soggetti del territorio trentino, Davide Sossella (originario del padovano, ma residente in Valdaone, classe 1963) e la compagna Tatiana Bolpagni (bresciana residente a Tione, classe 1973), che a loro volta gestivano lo spaccio al dettaglio nelle Giudicarie, con l’aiuto di Matteo Guerini (di Roncone, classe 1989), Jonathan Berger (di Tione, classe 89) A. M. (di Tione classe 1997), A.A. (di Tione, classe 1995) e S. A. (48enne di Tione), questi ultimi tre con ordine di custodia cautelare in regime domiciliare.
Sossella in particolare utilizzava una sua baita di montagna in località Batoe del comune di Valdaone, in posizione molto isolata, da cui poteva agevolmente controllare la via di accesso alla sua casa e perciò vedere chi stesse arrivando. Nonostante queste difficoltà si è riusciti a monitorare il traffico di persone e mezzi diretti alla sua abitazione, acquisendo elementi importanti circa il suo ruolo nell’attività di spaccio.
Proprio i servizi svolti nel corso dei mesi scorsi hanno consentito di arrestare in flagranza di reato cinque persone, tutte trovate in possesso di cospicue quantità. Il totale dei sequestri è di circa 1 chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana (per un valore al dettaglio di 75mila euro), oltre a oltre mille euro in contanti, provento dell’attività illecita. due dei cinque arrestati (Menegon e Bolpagni) sono tra i colpiti da Ordine di custodia cautelare.
Nel corso dell’indagine sono state accertate oltre 1.100 cessioni per un totale stimato di 2 chili di cocaina e 6 chili di hashish e marijuana (per un valore al dettaglio di 400mila euro).
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