Sulla scorta degli indizi raccolti, la Procura della Repubblica di Trento ha emesso un decreto di perquisizione, eseguito poi dai carabinieri di Brescia, che ha permesso in brevissimo tempo di individuare, nell’abitazione di uno dei tre giovani, gli sci sottratti, che saranno restituiti al legittimo proprietario. I tre sono stati denunciati per furto aggravato in concorso e verrà proposta l’emissione di un provvedimento che impedisca loro di tornata a Madonna di Campiglio per i prossimi anni.
TRUFFA E RICETTAZIONE IN CONCORSO
La seconda operazione ha portato alla denuncia di quattro persone per i reati di truffa e ricettazione in concorso. In questo caso, un gruppo di quattro persone si era presentato in un altro esercizio commerciale per noleggiare sci, bastoncini, scarponi, e casco. Al momento del prelievo del materiale tecnico, è stata esibita la carta di identità di un’anziana signora, con la scusa che fosse la nonna degli avventori, così inducendo in errore l’esercente.
Solo la mancata restituzione del materiale ha messo in allarme il noleggiatore, che ha denunciato il tutto ai Carabinieri che hanno avviato quindi le indagini.
Grazie alle telecamere del negozio, che avevano immortalato le effigi degli autori del fatto, e alle telecamere della vigilanza urbana comunale, con un minuzioso lavoro di indagine, è stato possibile risalire ai quattro soggetti residenti a Marghera e Treviso. Anche in questo caso è stata avvisata la Procura della Repubblica di Trento. Agli indagati, in questo caso, è stato contestato anche il reato di ricettazione, in quanto la carta d’identità fornita è risultata essere stata rubata a Venezia, in un esercizio commerciale. Fondamentale per la risoluzione dei due furti sono risultati, ancora una volta, gli impianti di videosorveglianza degli esercizi commerciali ed il continuo controllo del territorio operato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trento.