"Questo gesto va di certo a rasserenare gli animi della nostra Comunità - prosegue il sindaco nella missiva - ma lascia aperto il problema dello smaltimento dei liquami e letami della sua azienda (e di altre) e non risolve le conseguenti problematiche ambientali che, quanto prima, dovranno essere affrontate".
La comunità di Carisolo ha vissuto momenti di forte emotività e preoccupazione per la richiesta, avanzata da un privato di realizzare un mini impianto di biodigestione, alimentato da liquami/letami e scarti della lavorazione zootecnica locale, presso la sua azienda agricola.
Non mancano le reazioni e Sergio Manuel Binelli, coordinatore "Agire per le Valli Giudicarie" ha chiesto un chiarimenti delle responsabilità delle istituzioni locali. "Recentemente nei territori delle Giudicarie si sono dovuti affrontare dei temi che hanno spaccato letteralmente in due la Comunità - si legge nel documento diffuso da Minelli per conto di Agire - ci stiamo riferendo alla realizzazione di un impianto di biogas a Carisolo e all’aumento dell’imposta di soggiorno nella zona di competenza dell’Apt di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, tematiche sulle quali a loro tempo sono state anche presentate un’interrogazione e una mozione da parte del nostro Coordinatore Politico (consigliere provinciale Claudio Cia)".
"Ora pur avendo deciso di mantenere un profilo da osservatori soprattutto in rispetto del gruppo di cittadini di Carisolo - prosegue il coordinatore di Agire in Val Rendena - ci vediamo costretti ancora una volta a fare il lavoro delle opposizioni nei consigli comunali sollevando una questione, forse morale: è necessario che le istituzioni locali, in primis la Comunità di Valle delle Giudicarie e i Comuni limitrofi come Pinzolo e Giustino, chiariscano le loro posizioni e anche i loro silenzi in riferimento alla realizzazione di quest’impianto di biogas.Le indiscrezioni che stanno circolando se venissero confermate renderebbero molto imbarazzanti le posizioni di alcuni sindaci delle Giudicarie e farebbero emergere quello che Agire da tempo sta denunciando in Trentino: un circolo di potere vizioso che sta portando la nostra benamata Provincia verso la rovina".