A ciò ha contribuito anche la strutturazione della rete delle cure palliative pediatriche, che ad oggi vede in carico circa 80/100 bambini-adolescenti e la collaborazione con l’Unità operativa di protonterapia, che tratta un numero sempre maggiore di bambini con patologie oncologiche in fase avanzata e infine l’afflusso di bambini dal Pronto soccorso pediatrico, che negli ultimi tre anni si è attestato tra 20 mila e i 22 mila pazienti per anno, il 9% dei quali vengono accolti con codici maggiori (rossi o gialli) e quindi risultano essere potenziali candidati a uno standard di cure più elevato.
L’insieme di queste considerazioni ha indotto la decisione di migliorare sul piano organizzativo il percorso assistenziale dei bambini “critici” programmando l’attivazione di alcuni letti di semi-intensiva, l’acquisizione di risorse umane e l’acquisizione attrezzature adeguate per la gestione clinica di questi pazienti".
La dottoressa Di Palma ha poi voluto ringraziare le molte persone che hanno contribuito alla realizzazione della nuova area per la pazienza, disponibilità, puntualità e attenzione dimostrati. "Il mio infinito ringraziamento e affetto va in primis al personale del mio reparto che con la loro grande professionalità, serietà e costante impegno mi hanno fatto comprendere che i tempi erano maturi per dar forma concreta a questo importante passaggio organizzativo. Ringrazio inoltre i colleghi primari dell’area pediatrica perché senza la loro partecipazione concreta tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare. Il mio personale ringraziamento va inoltre al presidente dell’Ail e a tutto il consiglio direttivo dell’associazione per aver aderito con fiducia alla mia proposta di supporto economico per l’avviamento del progetto".
"A un soffio, poche settimane, dalla pensione – ha proseguito Di Palma – riesco a inaugurare questo nuovo progetto che per me rappresenta l’atto conclusivo di un lungo percorso lavorativo in Trentino, oltre 22 anni, ricco di grandi preoccupazioni ma anche di tante soddisfazioni e spero anche di qualche buon risultato. Sono certa che chi mi sostituirà, ma soprattutto tutti voi, lo farete funzionare nel migliore dei modi come i nostri bambini e i loro genitori si aspettano e si meritano".
Alla conferenza stampa era presente Roberto Valcanover, presidente dell’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (Ail) del Trentino, che ha sottolineato: "Ail Trentino è orgogliosa di avere contribuito alla realizzazione di quest’area ad alta intensità di cura. La nostra associazione ha da sempre richiesto uno spazio sterile dedicato ai bambini con malattie oncoematologiche che, sottoposti a terapie invasive che portano l'organismo ad essere immunodepresso, possono essere attaccabili da malattie e virus. Con queste due nuove stanze è finalmente possibile per i piccoli pazienti trentini poter essere ricoverati in un ambiente controllato senza a contatto con le altre stanze del reparto. Con questo progetto ultimato, con altri già portati a termine e altri in corso la nostra associazione sarà sempre al fianco dei malati e loro famigliari per rispondere alle problematiche inerenti le malattie del sangue".
In conclusione il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon (nella foto a lato) ha affermato: "Sono particolarmente lieto di inaugurare oggi questi locali che arricchiscono l’offerta specialistica di tutta la rete pediatrica provinciale e permetteranno ai bambini provenienti da ogni parte del Trentino di poter essere ricoverati e curati con maggiore appropriatezza, evitando il trasferimento in sedi extraprovinciali. La mia gratitudine va l’associazione Ail e ai cittadini che, con le loro donazioni, hanno contribuito ad attuare questo ed altri importanti progetti a favore della pediatria. Voglio inoltre ringraziare tutto il personale per il lavoro che quotidianamente svolge con professionalità e dedizione e coloro che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questo intervento. Ultimo ma non ultimo il mio ringraziamento va alla dottoressa Annunziata di Palma stimata direttrice della Pediatria, che alla fine del prossimo mese andrà in pensione, per l’impegno, la professionalità e l’umanità profusi per la cura dei piccoli pazienti e più in generale per la pediatria trentina. Il suo costante impegno nel proporre migliorie e innovazioni ci lascia un’area pediatrica con un’offerta di cure ampliata e innovata. A noi il compito di portare avanti questo nuovo dono".