Un obiettivo del gruppo di ricerca, guidato da Peter Huemer dei Tiroler Landesmuseen, è quello di determinare con esattezza popolazioni che vivono separate da migliaia di anni. La recente riscoperta fornisce ora le basi per stabilire se si tratti effettivamente della stessa specie di farfalla che vive in Scandinavia, o addirittura di una specie nuova.
L'Agriphila biarmicus è diffusa nell’Europa e nella Russia settentrionali e in Canada, con un’apertura alare di appena 12-17 millimetri, questa specie è relativamente piccola e poco appariscente. Della sua biologia non si sa nulla, ma si suppone che i bruchi vivano nell’erba. Il suo habitat sembra differenziarsi regionalmente: in Europa del nord è costituito da biotopi sassosi e ricchi di muschio, nelle Dolomiti da zone paludose. Gli esperti ritengono che sia un relitto dell’era postglaciale: al termine dell’ultima glaciazione, le sue aree di diffusione sono state separate. Come altri animali, ad esempio la pernice bianca e la lepre bianca, ha diffusione cosiddetta “artoalpina”. La specie, per tale ragione, è anche particolarmente interessante dal punto di vista genetico. A causa della mancanza di scambio genetico, infatti, gli esemplari delle Dolomiti si differenziano fortemente da quelli scandinavi, tanto che nel 1957 sono stati descritti come una sottospecie propria, chiamata "alpina".
Info: Peter Huemer, Musei regionali tirolesi, +43 512 59489721 o +43 650 4424528 - Vito Zingerle, Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, 0471 412960.