Besenello – Venerdì 17 luglio si sono incontrate, a Besenello, una quarantina di persone tra amministratori e membri di comitati territoriali provenienti dalla Vallagarina, da Aldeno, da Trento, dalla Valsugana e dalla provincia di Vicenza.
Hanno convenuto che è necessario e urgente contrastare la nuova spinta di carattere economico, politico e mediatico che vorrebbe far aprire i cantieri della Valdastico Nord, un tratto facente parte di un’autostrada che già più di quarant’anni fa era stata giudicata “la più inutile d’Italia”.
Quei nuovi quaranta chilometri (la maggior parte dei quali in galleria) forse sarebbero vantaggiosi per qualcuno, ma certo richiederebbero uno sforzo economico e tecnologico contrario alle politiche di riduzione del traffico automobilistico e del trasferimento dei trasporti su rotaia; aumenterebbero l’inquinamento e le emissioni di gas serra; devasterebbero alcune valli del Vicentino e del Trentino.
Si è deciso di distinguere due piani: da un lato si sta predisponendo una rete di collegamento tra gli amministratori, particolarmente utile nel momento in cui sembra che le istituzioni provinciali trentine stiano facendo (o siano costrette a fare) qualche passo verso un possibile assenso alla “grande opera”; dall’altro un coordinamento tra i comitati territoriali, che permetta di condividere dati e competenze e di pianificare iniziative comuni.
È nato quindi il Coordinamento trentino-veneto contro l’autostrada A31 Valdastico Nord, che a breve indicherà anche i propri portavoce e si doterà di un sito internet unificato.