Ad
Ad


Latteria sociale Delebio, Fava: “Nuova sfida per vincere sui mercati”

venerdì, 26 maggio 2017

Delebio – La Latteria Sociale Valtellina, la piu’ importante realta’ lattiero-casearia della provincia di Sondrio, con le 113 aziende conferenti, i 112 dipendenti, i 34 milioni di litri di latte lavorato e un fatturato che sfiora i 30 milioni di euro, si apre al futuro e punta a nuove regole per allinearsi con le richieste del mercato. “Lo fa attraverso una nuova modalita’ di conferimento del latte da un lato e di comportamenti aziendali dall’altro, che vanno nella direzione di incontrare le richieste di un pubblico sempre piu’ esigente, che chiede qualita’, certificazione della provenienza della materie prime e la garanzia che gli animali siano trattati in modo adeguato.

favaTutto quello che oggi il mondo chiede e vuole che venga declinato in modo intelligente da un territorio che ha compreso le evoluzioni del mercato a cui sta cercando di andare incontro”. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla presentazione del nuovo regolamento per i conferenti della cooperativa, organizzata presso la Latteria Sociale di Delebio (Sondrio). “Qualita’ di montagna” e’ la nuova sfida per vincere sul mercato, attraverso nuovi valori che connotino la commercializzazione dei prodotti zootecnici senza affrancarsi da percorsi tradizionali che caratterizzano l’agricoltura di montagna.

VINCERE SUI MERCATI, INNOVANDO – “La cooperativa, una delle piu’ grandi di tutta la realta’ montana, non solo valtellinese – ha ricordato Fava – e’ punto di riferimento imprenditoriale e industriale consolidato. Anche in questo caso la Latteria di Delebio cerca di essere all’avanguardia con una proposta intelligente che guarda a quello che sta succedendo fuori con grande interesse”. “Uno strumento che regola il rapporto tra socio e cooperativa con contenuti innovativi – ha aggiunto Fava -. Un passaggio necessario per dare sostanza sempre maggiore alle richieste che vengono dal mondo agricolo di montagna, dal concetto di filiera a quello del benessere animale, e che ora vengono tradotte in aspetti misurabili attraverso uno strumento agile come una regola, vincolante per i soci della cooperativa”. L’obiettivo e’ sempre lo stesso, vincere sui mercati, innovando senza dimenticare da dove si e’ partiti.

QUALITA’, SOSTENIBILITA’ E SPECIFICITA’ MONTANA – Gli impegni assunti dagli allevatori di Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario e Triangolo Lariano nel nuovo regolamento di conferimento si riassumono in tre capisaldi: allevamento sostenibile, specificita’ montana, prodotti di qualita’ garantita, a loro volta declinati in azioni da promuovere. Un percorso virtuoso che nessun’altra realta’ lattiero-casearia in Lombardia ha intrapreso, un patto tra allevatori e consumatori sotto la bandiera della qualita’. Questo percorso si traduce in un rigido sistema di tracciabilita’ del latte che parte dalla mungitura di animali in buono stato di salute e di nutrizione, passa per il trattamento immediato del latte che mantiene le sue caratteristiche originarie, la raccolta effettuata a cura della cooperativa che raggiunge ogni singola azienda, fino all’arrivo presso il caseificio dove il latte viene analizzato. Latte puro e genuino da animali sani e sereni: e’ il concetto del benessere animale che si realizza attraverso l’alimentazione, con almeno il 60% della razione proveniente da aree montane e l’obiettivo dell’autosufficienza foraggera per valorizzarne aroma e sapore, le migliori condizioni di allevamento con spazi adeguati per consentire il movimento e il relax degli animali, mungiture regolari, cure adeguate per prevenire le malattie.

BENESSERE ANIMALE E SALVAGUARDIA AMBIENTALE – Nel nuovo regolamento di conferimento, la Latteria Sociale Valtellina ha inserito la rimonta interna ovvero l’utilizzo di animali allevati in aziende montane, perche’ essere allevatore, per i soci della cooperativa, significa crescere e voler bene al proprio bestiame avendone cura. E ancora, la puntuale verifica e l’applicazione delle corrette attivita’ di smaltimento dei reflui zootecnici a tutela dell’ambiente montano. Benessere animale e salvaguardia ambientale vanno a braccetto per una cooperativa che va oltre il concetto di chilometro zero, perche’ le distanze che l’automezzo che raccoglie il latte deve percorrere ogni mattina sono lunghe per raggiungere tutti i conferenti, compresi quelli con stalle oltre i mille metri di quota. Il latte di montagna viene raccolto secondo quanto prescritto da un apposito regolamento dell’Unione europea al quale si conforma, unica in Lombardia, la Latteria Sociale Valtellina.

2016 NEGATIVO PER IL COMPARTO – La cooperativa valtellinese guarda al futuro, dopo aver chiuso in maniera positiva un anno, il 2016, mai cosi’ negativo per il settore lattiero-caseario. Il latte raccolto, pari a 34 milioni di litri, e’ stato trasformato ottenendo quasi tremila tonnellate di formaggi, duemila delle quali prodotte nel caseificio di Delebio, mentre 3628 tonnellate sono state destinate al latte alimentare, e 139 alla panna fresca. In questi giorni, durante le tappe lombarde del Giro d’Italia, la Latteria Sociale Valtellina viaggia sul truck promozionale della Regione Lombardia per presentare il Valtellina Casera offerto in degustazione, o come ingrediente nei piatti della tradizione.



© Gazzetta delle Valli - Testata registrata in tribunale, direttore responsabile Pierangelo Panzeri - P. IVA 03457250136