Azioni che vanno assolutamente supportate. Per Regione Lombardia, nei dati presentati da Unioncamere, ci sono dunque elementi per guardare al futuro con una certa positività".
REGIONE SEMPRE IN CAMPO - "Iniziative, misure dedicate e politiche virtuose messe in campo da Regione Lombardia - ha proseguito l'assessore - sono sicuramente un contributo utile in questa fase, in cui è più difficile scegliere di investire e ancora più difficile avere fiducia in una ripresa. Esistono fattori di mercato, internazionali, di sistema, non condizionabili dalle nostre politiche, come le dinamiche legate ai rapporti sui dazi USA/Cina, come la vicenda Brexit o la revisione da parte del FMI al ribasso sui dati del commercio internazionale. Sono fattori che possono ridurre o aumentare la distanza sulla crescita. La Lombardia può, come sempre, essere il motore di piccole e grandi inversioni di tendenza".
RESPONSABILITÀ DEI GOVERNI REGIONALI - Mattinzoli ha voluto inoltre ribadire la centralità del tema dell'Autonomia, "che significa salvaguardare quello che funziona, nelle diversità specifiche regionali, responsabilizzando così i governi territoriali".
BENE LA MECCANICA, IN CONTRAZIONE L'ABBIGLIAMENTO - Da un punto di vista settoriale, il 2018 si chiude con un risultato complessivamente positivo della produzione: crescono più della media regionale i settori della meccanica (+4,8%) e dei minerali non metalliferi (+3,9%). Contrazioni solo per l'abbigliamento (2,4% la media annua) e per il pelli-calzature (-1,1%).
Più eterogenei i risultati positivi ma inferiori alla media lombarda che passano dal +2,7% di legno-mobilio e industrie varie, al +0,9% dei mezzi di trasporto con, in posizione intermedia, chimica e alimentari (+1,9% entrambi) e carta-stampa (+1,7%).
Per l'artigianato, l'analisi settoriale evidenzia il momento difficile vissuto dal comparto moda, in particolare dal pelli-calzature che riduce del 4,2%.
di Chiara Panzeri