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Forum Alpbach: premiati giovani ricercatori e innovatori dell’Euregio

domenica, 18 agosto 2019

Alpbach – Forum Alpbach, assegnati i premi per giovani ricercatori e giovani innovatori dell’Euregio. Tra gli altoatesini, riconoscimenti per Valentina Morandi di Unibz e Manuel Niederstätter. Tutti i riconoscimenti.

Forum Auplach premi - © Foto Land Tirol-SedlakPremio giovani ricercatori nella foto © Land Tirol-Sedlak da sinistra Roberto Paccher, Arno Kompatscher, Christoph Walser, Raffael Heiss, Valentina Morandi, Shahla Asgharinia, Michl Ebner, Günther Platter e Ulrike Tappeiner

E’ Valentina Morandi della Libera Università di Bolzano la giovane ricercatrice dell’anno 2019 per l’Euregio, mentre il giovane innovatore è Michael Santek di BHS Technologies Innsbruck. I riconoscimenti sono stati assegnati oggi al Forum Alpbach, dai presidenti di Alto Adige e Tirolo, Arno Kompatscher e Günther Platter, dal presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher e dai presidenti delle Camere di Commercio di Bolzano e Innsbruck (che sostengono l’iniziativa), Michl Ebner e Cristoph Walser.

Premio giovani ricercatori

Il premio giovani ricercatori under 35, giunto alla sua ottava edizione, prevede delle ricompense economiche ai primi tre classificati (2.000 euro, 1.000 euro e 500 euro) secondo la valutazione della giuria presieduta da Ulrike Tappeiner. Valentina Morandi si è aggiudicata il primo premio grazie ad uno studio sulla tecnologia di più moderna concezione (veicoli a guida automatica) applicata alla risoluzione di problemi “tradizionali” come le code lungo le strade. Al secondo posto si è piazzato Raffael Heiss del Management Center Innsbruck MCI con un progetto sull’utilizzo dei social media nella politica, terza posizione per Shahla Asgharinia della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige con uno studio sul monitoraggio tecnologico delle foreste.

Premio giovani innovatori

Seconda edizione per il premio giovani innovatori dell’Euregio, riservato a imprenditori e collaboratori (al di sotto dei 35 anni di età) che si sono messi in luce grazie ai loro lavori nell’ambito del tema trasformazione digitale nell’arco alpino. Primo posto per Michael Santek di BHS Technologies Innsbruck che ha elaborato un sistema di microscopiche telecamere 3D in grado di innalzare la qualità e la precisione degli interventi chirurgici, favorendo il lavoro dei medici. Seconda posizione, invece, per Sebastian Meyer della Sandoz di Kundl, grazie al suo progetto che utilizza i big data e gli strumenti tecnologici per migliorare la cura delle infezioni tramite antibiotici. L’Alto Adige, invece, è rappresentato da Manuel Niederstätter della Niederstätter SpA di Renon, che ha raggiunto il terzo posto in virtù del lavoro sul portale RENTAMS, una sorta di car sharing applicate alle macchine che operano in edilizia.

Ad Alpach l’Euregio si confronta sul futuro, partendo alla ricerca

Da molti anni lo splendido borgo di Alpbach, in Tirolo, ospita un Forum europeo che è di fatto un vero e proprio “festival delle idee e del dialogo”, come lo ha definito il suo presidente Franz Fischler, in apertura dei lavori. Al suo interno, si tengono anche i “Tyrol Days”, dove Trentino, Alto Adige e Tirolo dibattono i temi di volta in volta più attuali dell’agenda dell’Euregio. Quest’anno si è parlato in particolare di ricerca e università, ma anche di libertà e di difesa della democrazia, ricordando l’insegnamento della filosofa Agnes Heller.

“E’ un onore per noi essere qui oggi – ha detto il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti – portando il nostro esempio e le nostre idee sul futuro dell’Euregio. Lo facciamo anche alla luce degli Stati generali della ricerca, che abbiamo recentemente organizzato in Trentino, grazie ai quali abbiamo messo a fuoco gli ndirizzi che la nostra ricerca scientifico- tecnologica deve seguire. Crediamo che in questo e altri campi l’Euregio possa rappresentare un esempio di collaborazione per un’Europa che si interroga sul suo futuro. Abbiamo alle spalle una storia comune, che ha attraversato anche momenti difficili, conflitti e dittature, che però abbiamo superato grazie al dialogo e alla fede nello spirito democratico. Continuiamo su questa strada”.

Ai lavori del pomeriggio è intervenuto l’assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli, che ha sottolineato la necessità di concentrate idee e risorse su alcuni temi ben identificati, per evitare il rischio di dispersioni. “E’ lo sforzo che abbiamo fatto recentemente anche in Trentino – ha detto – e crediamo che questo sia l’approccio più giusto”. Riguardo ad uno spunto per la prossima edizione del Forum, Spinelli ha suggerito di affrontare i diversi aspetti dell’economia di montagna, a cui naturalmente anche la ricerca può apportare un importante contributo. Spinelli ha detto infine che il Trentino è molto interessato al tema dei cambiamenti climatici e sta valutando lo sviluppo di nuove iniziative nell’ambito della meteorologia.

Si è parlato di ricerca oggi ad Alpbach, in Tirolo, nell’ambito dei tradizionali Tyrol Days, inseriti da tempo nel cartellone del Forum europeo che si tiene tutti gli anni dal 1945 in questa splendida località montana, alla presenza di oltre 5.000 delegati provenienti da una novantina di paesi. A farlo il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, assieme al presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, al Capitano del Tirolo Günther Platter e a numerose altre autorità, in rappresentanza del Governo austriaco, del Parlamento europeo, delle istituzioni scientifiche dei territori coinvolti. Fra gli ospiti anche il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher, che ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei giovani ricercatori dell’Euregio.

In apertura dei lavori, al centro congressi di Alpbach, un toccante ricordo della filosofa Agnes Heller, recentemente scomparsa, che ha frequentato a lungo anche il Trentino e l’Alto Adige, portando il suo messaggio di pace, libertà, sicurezza, difesa delle istituzioni democratiche e liberali, contro ogni forma di autoritarismo. Ad ascoltare la prolusione un pubblico attento e partecipe. Numerosa la presenza dei giovani.

Quest’anno il focus dell’evento dell’Euroregione era dedicato al tema: “Ricerca scientifica nell’Euregio”. Da gennaio ad aprile 2019, gli esperti di settore dei 3 territori dell’Euregio hanno lavorato infatti per predisporre un catalogo di idee che sono state presentate e discusse nel corso del pomeriggio.

La giornata è iniziata alle ore 9,00 con la messa officiata nella parrocchiale del paese, e a seguire con la sfilata della compagnia Schutzen di Alpbach. Quindi l’apertura delle giornate del Tirolo 2019 con interventi di saluto da parte dei presidenti del tre territori. Forte e chiaro il messaggio lanciato: Alpbach è un luogo che ha conservato le sue tradizioni e coltivato la cultura, la scienza, il pensiero. Ma è soprattutto un luogo dove i partecipanti – ed in questo giorno in particolare i territori dell’Euregio – possono affrontare in maniera creativa e collaborativa anche i grandi temi del presente e del futuro: sviluppo, sostenibilità, tutela dell’ambiente e quant’altro.

Nel pomeriggio, alle ore 14,00, la cerimonia di conferimento del Premio Euregio 2019, a cui è seguita la presentazione e dibattito dei risultati di EuregioLabs. Fra i premiati con il premio dedicato ai “Giovani ricercatori” Shahla Asgharinia della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, con uno studio sul monitoraggio tecnologico delle foreste. La giovane ricertatrice del 2019 è risultata Valentina Morandi della Libera Università di Bolzano mentre il giovane innovatore è Michael Santek, di BHS Technologies Innsbruck.

Quindi la tavola rotonda, moderata ancora dal presidente del Forum Fischler, centrata sui temi messi a fuoco dall’EuregioLab, fra cui la cooperazione fra mondo accademico/organismi di ricerca e settore privato e la comunicazione della ricerca. Ma si è parlato anche di tunnel del Brennero, di cooperazione con l’Africa, di economie di montagna, di evoluzione della politica italiana e suoi possibili effetti sull’Euregio.

L’interesse dell’Euregio per la ricerca non è nuovo. Il GECT “Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino”, quale Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale, ha fra i propri obiettivi proprio la promozione e il potenziamento degli ambiti della scienza e della ricerca, in maniera coordinata, attraverso iniziative che coinvolgano tutti e tre i territori. Nel corso del 2014, la Giunta del GECT, formata dai tre presidenti, ha deliberato l’istituzione di un Fondo Euregio per la ricerca, che mira a promuovere progetti interregionali di livello internazionale nel campo della ricerca di base.

Il Fondo prevede due linee di intervento:
– un Fondo Euregio per la ricerca scientifica, che, comprese le risorse per la copertura delle spese di gestione, è finanziato complessivamente per euro 6.600.000, di cui circa euro 5.466.000 assegnati a 15 progetti. Per la parte trentina sono finanziati la Fondazione Edmund Mach, l’Università degli studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler; il MUSE- Museo delle Scienze, per un totale di euro 1.856,281,88 (34% dei finanziamenti assegnati).
– Fondo Euregio per la mobilità interuniversitaria, finanziato complessivamente per euro 750.000.

E’ attualmente all’esame da parte dei territori la richiesta del GECT di finanziare un quarto bando. In occasione dell’incontro del 6 agosto scorso il Trentino ha chiesto che il nuovo bando eventualmente avviato tenga conto dei risultati del recente Forum per la ricerca, e che i progetti presentati su argomenti connessi alle aree tematiche strategiche evidenziate dal Forum stesse abbiano una premialità a parità di valutazione scientifica.

Forum Alpbach, un piano Marshall contro la crisi climatica

Al Forum Alpbach ricercatori a confronto sui cambiamenti climatici. Kompatscher chiede un segnale all’Europa: un piano Marshall contro la crisi con più investimenti in Africa.

Il cambiamento climatico è stato il tema portante delle Giornate del Tirolo iniziate venerdì 16 agosto e conclusesi oggi (18 agosto) ad Alpbach, in Austria. Dopo i risultati di EuregioLab, il think-thank temporaneo composto da oltre 20 esperti provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino, che lavorano nel campo della scienza, dell’amministrazione e della società, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha lanciato la sua proposta all’Unione Europea: investire ogni anno, in Africa, l’1% del prodotto interno lordo dei paesi membri della UE per finanziare un piano Marshall per il clima. “Con questa iniziativa – ha spiegato Kompatscher, che è anche presidente dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino – da un lato faremmo qualcosa di concreto contro la crisi del clima, che rappresenta la più grande sfida dell’umanità per i prossimi decenni, e dall’altro offriremo un sostegno finanziario importante alle popolazioni africane, le quali potranno avere un futuro e non essere costrette ad emigrare verso l’Europa”.

100 milioni per la tutela del clima
Il presidente altoatesino, illustrando la sua proposta che dovrebbe portare a sostenere progetti su tecnologie, innovazione e rimboschimento, ha ridimensionato l’impatto finanziario del piano Marshall per il clima, ricordando che la NATO, ad esempio, riceve dalla UE il 2% del PIL. “La Provincia di Bolzano – ha sottolineato Kompatscher – pur non potendo incidere in maneira significativa rispetto ai grandi paesi europei, vuole fare la sua parte e rappresentare un esempio positivo da questo punto di vista. Nei prossimi anni, infatti, investiremo circa 100 milioni di euro in progetti di tutela del clima, in aggiunta ai fondi che verranno stanziati per i programmi di cooperazione allo sviluppo”. Riferendosi al motto del Forum Alpbach, ovvero “libertà e sicurezza”, Kompatscher ha aggiunto che “si tratta di valori che in Europa non sono più così scontati, ma che all’interno dell’Euregio continueremo a difendere. Senza chiudersi in noi stessi, però, ma con uno sguardo al resto del mondo”.

La ricerca come antidoto alle fake news
Per quanto riguarda la ricerca nell’Euregio, che è stato l’argomento principale del Forum Alpbach, Arno Kompatscher ha detto che “la ricerca non ha confini, porta benefici a tutti e deve essere accessibile a tutti. Si tratta del nostro antidoto contro le fake news, e ci offre la possibilità di prendere le decisioni chiave in maniera più responsabile. Emerge sempre più forte il richiamo della società ad una collaborazione transfrontaliera nel settore della ricerca – ha aggiunto il Landeshauptmann – e i riscontri positivi che arrivano dai programmi di scambio fra studenti e ricercatori nell’area Euregio confermano che questa è la strada da seguire”.

Più rete per la crescita dell’Euregio
“Il rafforzamento della rete presente sul territorio e lo scambio di saperi e conoscenze porta alla nascita di iniziative che contribuiscono alla crescita e allo sviluppo dell’Euregio”, ha aggiunto il governatore tirolese Günther Platter, sottolineando che “oltre al cambiamento climatico, la grande sfida da affrontare in un’ottica transfrontaliera è quella del traffico di transito nell’arco alpino”. Il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, ha invece ribadito che “le iniziative congiunte dell’Euregio, come ad esempio il fondo per la ricerca, sono un esempio di come dovrebbero funzionare le cose in Europa. Siamo tre territori di montagna situati in una zona strategica lungo il corridoio del Brennero: abbiamo una storia in comune, e abbiamo le medesime necessità e i medesimi problemi”.



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