Livigno - Bandiera nera al Comune di Livigno (Sondrio) per l’incontrollata programmazione urbanistica nella valle dello Spöl e al Comune di Costa Volpino (Bergamo) per manifestazioni di volo in un’area protetta. Premiati con la bandiera verde la Provincia di Bergamo per la realizzazione della ciclovia delle valli e il progetto YOUrALPS per l’educazione ambientale.
Torna come ogni anno “Carovana delle Alpi”, la campagna d'informazione e promozione della montagna, giunta alla XVIII edizione. Da luglio a ottobre i circoli di Legambiente organizzano escursioni e incontri, dialogano con cittadini, forze economiche e istituzioni per stimolare una discussione costruttiva verso uno sviluppo sostenibile per il territorio alpino, un ecosistema fragile, minacciato troppo spesso da uno sfruttamento smodato. Nell'ambito della Carovana delle Alpi vengono anche assegnate bandiere verdi a Comuni o progetti virtuosi riscontrati nelle aree montane o, al contrario, bandiere nere per denunciare comportamenti negativi e mala gestione delle risorse.
«Le bandiere nere assegnate quest’anno nell’ambito della Carovana delle Alpi testimoniano ancora una volta come le norme di tutela paesaggistica, che dovrebbero proteggere il territorio alpino, vengano troppo spesso eluse in nome di interessi privati a discapito del bene collettivo – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. L’area alpina, ad oggi rimasta una delle poche riserve di biodiversità della nostra regione, andrebbe invece difesa e tutelata per il suo elevato valore naturalistico».
Il cigno nero quest’anno va al Comune di Livigno, in provincia di Sondrio, per l'inadeguata e incontrollata programmazione urbanistica che continua a invadere la valle dello Spöl. Il territorio a sud del paese verso il passo della Forcola, isolato e finora salvatosi dall'aggressione urbanistica, era un'isola di quiete, con una ridotta viabilità, meta ideale per sci alpinisti, fondisti, ciaspolatori, ora gravata dall'insediamento di una pista per la guida di auto su ghiaccio, che richiede centinaia di migliaia di litri di acqua e produce un elevato inquinamento atmosferico e acustico, anche in spregio a quanto prevede il piano acustico che la vorrebbe un'area di quasi silenzio. Dalla stessa zona si levano nella stagione invernale anche gli elicotteri utilizzati per l'Eliski, pratica turistica considerata ovunque aggressiva per gli ambienti d'alta quota, ma che a Livigno ha trovato un suo spazio nell'offerta di una località che evidentemente ambisce a diventare, oltre a un gigantesco duty free anche un parco divertimenti a cielo aperto.