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Borno, arriva il servizio di volontariato civico per la cura dei beni comuni

domenica, 11 novembre 2018

Borno – Un regolamento comunale per istituire il servizio di volontariato civico per la cura dei beni comuni. È stato approvato venerdì sera in consiglio e mira a radicare nella comunità forme di cooperazione attiva rafforzando il rapporto di fiducia tra i cittadini e tra i cittadini e l’istituzione locale. Ne nascerà un albo al quale possono iscriversi tutti i residenti purché abbiano compiuto i 18 anni di età. Matteo RivadossiPresteranno volontariamente la loro opera per interventi ordinari di competenza del comune: “Ad esempio la manutenzione, lo sfalcio e la pulizia delle aree verdi, dei parchi pubblici e delle aiuole – spiega Leone Galbardi, consigliere e capogruppo di maggioranza di “SiAmoBorno”- la pulizia di strade, piazze e marciapiedi, lavori di piccola manutenzione ordinaria, o ancora attività di pre-scuola o sorveglianza dei bambini all’entrata e all’uscita da queste, volantinaggio a titolo informativo e promozionale di eventi promossi dall’amministrazione. Tanti modi per aiutare, in un momento ancora difficile per le finanze dei piccoli comuni, crediamo che ognuno, secondo le proprie attitudini e sensibilità possa aiutarci”.

Il senso è “fare qualcosa per il proprio paese”, senza per forza riconoscerci nelle associazioni che ci sono e che fanno tanto per il bene del paese. Come aderire? Basta iscriversi all’albo e allungare la mano: “C’è tanto da fare per il nostro paese e sarebbe bello se ognuno di noi facesse un pezzettino”. Previsti un referente comunale e, come detto, un regolamento che ogni volontario è chiamato a visionare ed accettare: “Il Comune metterà a disposizione, laddove necessario, mezzi ed attrezzature per lo svolgimento dei compiti, strumentazioni per rispettare le disposizioni di legge in materia di sicurezza sul lavoro e l’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi connessa allo svolgimento dell’attività”. Si tratta di una sperimentazione che avrà la durata di due anni: “Speriamo che in molti – chiude Galbardi – prendano questo come un invito, perché lo è. Un invito ad avere cura del proprio territorio e a presentarlo sempre più bello a chi ci viene a trovare. Sarebbe bello pensarci tutti come una squadra e dimostrarlo”.



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